Mura imbrattate a pochi passi dal Ponte Vecchio di Bassano. Una cartolina tutt'altro che invidiabile quella che si presenta a chi, passando vicino allo storico simbolo della...
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Rimanendo con lo sguardo rivolto al fiume la scena è da mozzare il fiato, con il Ponte degli Alpini e lo «skyline» della città che nulla ha da invidiare ad altri e ben più famosi centri storici.
Girandosi però e provando a risalire, il fiato se ne va ma per un motivo tutt'altro che positivo.
Graffiti e scritte ovunque a pochi passi dall'ingresso della sede della locale sezione degli Alpini.
C'è anche chi, quasi a ridicolizzare l'autorità e a vanificare gli sforzi per rendere bella Bassano ha scritto «non si imbrattano i muri»; un messaggio ironico a sottolineare gli aspetti di una situazione che di ironico però non ha proprio nulla.
Firme, graffiti e icone sono dappertutto e con aspetti artistici praticamente inesistenti, un susseguirsi di sigle e messaggi più o meno leggibili e tutta una serie di frasi che hanno trasformato una delle «terrazze pubbliche» più belle e suggestive della città in una sorta di quaderno di dubbio gusto.
Dopo anni di lotta ai graffiti fuori norma e periodi in cui, specie in passato, ad essere presa di mira erano state ad esempio via Porto di Brenta e via Macello, stavolta gli «imbrattatori» hanno preso di mira Vicolo Angarano, piccolo passaggio ben visibile anche da chi, sul Ponte, allarga lo sguardo ai palazzi vicini. Una situazione che da tempo è sotto gli occhi di tutti, amministratori compresi, ma nei confronti della quale nulla per il momento è stato fatto.
Di notte, a luci spente, il problema non si pone; ma è proprio anche grazie all'oscurità che i graffittari notturni si muovono meglio per fissare con gli spray i propri messaggi, messaggi che di giorno risaltano e non poco dando a chi guarda, di Bassano, un'idea tutt'altro che edificante. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino