BELLUNO - Era la fine del 2013 quando l'imbianchino di Longarone, Ismar Mesinovich, 36 anni, di origine bosniaca, partì per la Siria portando con sè il figlioletto di tre anni...
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Sulla sparizione del piccolo aveva ampiamente indagato la procura di Belluno, archiviando poi il fascicolo. L'accusa di sottrazione di minore a carico del padre era caduta con la sua morte, ma, soprattutto, sarebbe emerso che Ismail lasciò Longarone con l'assenso della madre. Il caso, però, resta drammaticamente aperto. Così come resta fitto il mistero su Karamaleski i cui parenti vivono ancora in Alpago.
La storia dei combattenti di Allah, ben radicati nel territorio bellunese, entrambi frequentanti la moschea di Ponte nelle Alpi, si intreccia con altri canali jihadisti del Pordenonese per allacciarsi alle grandi cellule mediorentali del terrore.
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Il Gazzettino