Monumenti, stop a musica e picnic

Monumenti, stop a musica e picnic
LA SVOLTATREVISO Oltre ai divieti già esistenti a sedersi o sostare su parapetti, catenelle o scalinate dei monumenti cittadini, sono arrivo altre restrizioni: dal divieto di...

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LA SVOLTA
TREVISO Oltre ai divieti già esistenti a sedersi o sostare su parapetti, catenelle o scalinate dei monumenti cittadini, sono arrivo altre restrizioni: dal divieto di consumare cibo e bevande, a quello di organizzare attività sportive o ricreative non autorizzate, fino al divieto di ascoltare musica a tutto volume, percorrere gli antichi marmi con biciclette, pattini a rotelle o attrezzi simili. La modifica dell'articolo 37 del Regolamento di Polizia Urbana che arriverà oggi in commissione Statuto e Regolamento è piuttosto corposa. Ma è anche aperta a suggerimenti e ulteriori modifiche. Davide Acampora, presidente della Commissione, ha infatti scelto di depositare la bozza ufficiale del nuovo articolo, ma di portarla direttamente in commissione per facilitare i vari interventi, scelta che comunque farà discutere.

COLPO DI SPUGNA
L'orientamento della maggioranza è però chiaro: cancellare le modifiche introdotte nel 2014 dall'allora sindaco Giovanni Manildo e trovare una via per tutelare i monumenti più rappresentativi della città. Ieri i capigruppo di Forza Italia, Lega, Lista Zaia/Gentilini e lista dei Quartieri si sono trovati per tracciare una linea da seguire. Con loro anche il comandante della Polizia Locale Maurizio Tondato, che dovrà materialmente riscrivere l'articolo 37.
RITORNO ALL'ANTICO
La prima decisione è stata quella di cancellare la mano di Manildo che, nel 2014, aveva introdotto accanto ai divieti già presenti di sedersi e accamparsi davanti ai monumenti le condizioni di rispetto del pubblico decoro o di intralcio al passaggio delle persone. I capigruppo hanno deciso di tornare alla versione originale dell'articolo, quella in cui si faceva riferimento ai soli divieti senza altre specificazioni. Secondo passo: individuare i monumenti da tutelare. Il punto di partenza è stata la Loggia dei Cavalieri: maggioranza e Giunta ha già deciso di ridurre al minimo la presenza di gruppi di ragazzi che ci stazionano sotto perennemente, che si siedono o stendono sui muretti approfittandone anche per fare merenda. Inserire un articolo ad hoc per la Loggia, come pensato in un primo momento, è stato ritenuto non sufficiente. L'idea che ha prevalso è stata invece quella di allargare il tiro comprendendo nel nuovo articoli tutti quei luoghi e monumenti che hanno particolare valenza storica, architettonica, naturalistica e paesaggistica. In poche parole: dalle sponde del Sile ai principali monumenti, le nuove regole varranno per tutti.
DIFESA DELLA QUIETE

Infine, il cuore del provvedimento: i divieti. Saranno in pratica non tollerati tutti quei comportamenti ritenuti contrari alla quiete pubblica. E quindi sotto la Loggia, e non solo, non si potrà più sedersi sui parapetti, bere e mangiare, organizzare improvvisate sfide di ballo (come oggi a volte accade), oppure sfrecciare con pattini e monopattini o con le biciclette. Inoltre sarà proibito anche ascoltare musica ad alto volume con apparecchi stereo o telefonini. Senza contare che la Loggia non verrà più concessa per appuntamenti e comizi politici e che potrebbe invece diventare sede permanente di un elegante mercato dedicato al vintage. Da oggi, insomma, inizia una discussione destinata a durare a lungo. Il centrosinistra già ha poco gradito l'annuncio delle nuove tutele per la Loggia, ma un'estensione a tutta la città viene vista come fumo negli occhi, soprattutto perché si va a cancellare quanto approvato dalla giunta Manildo. La maggioranza però viaggia compatta: la modifica al regolamento di Polizia Urbana è diventata una delle cose da realizzare nel più breve tempo possibile.
Paolo Calia
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino