Mobbing in azienda, condannato

Mobbing in azienda, condannato
PORDENONE - (c.a.) È stato punito con un anno di reclusione un caso di mobbing finalizzato al licenziamento di un operaio. A Raul Bardella, 59 anni, di Prata, all'epoca titolare...

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PORDENONE - (c.a.) È stato punito con un anno di reclusione un caso di mobbing finalizzato al licenziamento di un operaio. A Raul Bardella, 59 anni, di Prata, all'epoca titolare della fallita B&B Group Srl, si contestava di aver vessato e perseguitato un quarantesettenne siciliano di Azzano Decimo. Ingiurie ("terrone di m.." la più ricorrente), contestazioni e provvedimenti disciplinari avrebbero gettato quest'ultimo nella depressione più nera, cronicizzata e resistente alle terapie. Il vpo Beatrice Toffolon aveva chiesto 6 mesi di reclusione, ma la sentenza del giudice Licia Consuelo Marino è stata più severa. Il risarcimento alla parte civile, costituita con l'avvocato Luigi Locatello, sarà deciso in separata sede, nel frattempo è stata disposta una provvisionale di 10 mila euro.

La difesa - avvocato Elisa Palù - si è battuta per l'assoluzione, sottolineando che al dibattimento non sono emerse prove circa le angherie denunciate dall'operaio in relazione al periodo successivo al 2008. Le ingiurie e le umiliazioni che avrebbero causato «lesioni colpose gravissime» sarebbero avvenute prima del 2008 e quindi dei fatti contestati al processo. Il difensore ha sollevato dubbi anche sulle due perizie (una del pm, l'altra della parte civile): «La depressione era solo in parte riconducibile al lavoro, non è emerso un nesso causale».
Al processo, che nasce da un'imputazione coatta, è emerso che Bardella avrebbe persino convocato i capi reparto promettendo un premio di 2 mila euro a chi fosse riuscito a mandar via il dipendente. Le prime sanzioni disciplinari risalivano al 2003/04. Nel 2008 l'operaio, dopo un infortunio alla mano, aveva cominciato a subire mobbing. Per un disturbo depressivo ansioso reattivo legato con alta probabilità alla condizione lavorativa, l'Inail gli aveva riconosciuto un'inabilità del 6%, salita al 14% quando le condizioni di salute dell'operaio peggiorarono.
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Il Gazzettino