MIRANO Autorizzate dalla Prefettura di Venezia due intitolazioni decise a inizio

MIRANO Autorizzate dalla Prefettura di Venezia due intitolazioni decise a inizio
MIRANOAutorizzate dalla Prefettura di Venezia due intitolazioni decise a inizio anno dal Comune e che riguardano una strada e lo stadio di rugby: riconosciute in questo modo due...

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MIRANO
Autorizzate dalla Prefettura di Venezia due intitolazioni decise a inizio anno dal Comune e che riguardano una strada e lo stadio di rugby: riconosciute in questo modo due personalità eminenti nella storia economica e sportiva cittadina, molto amate dai miranesi.

PROTAGONISTI
A Guido Novello è stata dedicata la viabilità, finora senza nome, compresa tra via Porara Gidoni e il Passante di Mestre. Novello fu uno dei Ragazzi del 99, mandati a combattere sul Piave durante la Prima Guerra Mondiale: riuscì a tornare a casa e, in seguito, fondò la ditta di arredo bagno che porta il suo nome. L'imprenditore morì nel 1985 ma la ditta ha proseguito il suo lavoro ed oggi il marchio Novello esporta i suoi prodotti in tutto il mondo. La via interna dove ha sede l'attività, che era ancora senza denominazione, porta il suo nome in segno di riconoscimento per il suo impegno, sia come difensore della patria durante il primo conflitto mondiale, che per le sue capacità imprenditoriali. Nella via è già stato posto il cartello della nuova toponomastica.
L'altra intitolazione riguarda lo stadio di rugby di via Matteotti, dedicato a Ferruccio Bianchi, fondatore nel 1957 del club Rugby Mirano e deceduto nel 2009. Bianchi, per tutti Maci, ha trascorso la giovinezza nei dintorni di Rovigo, dove ha coltivato la passione per il rugby che, pur non avendo mai giocato, ne ha segnato la vita. Nel 1953 si è trasferito con la famiglia e l'attività lavorativa a Mirano dove, appunto nel 1957, ha fondato il Mirano Rugby, la più longeva società rugbistica della provincia di Venezia. Dotato di grande caparbietà, ha superato le tante difficoltà incontrate dal sodalizio prestandosi di volta in volta a fare il reclutatore, l'allenatore, il segretario e il presidente. Con il suo carisma ha trascinato nell'avventura giovani di diversa provenienza, riuscendo a unirli in uno sport allora quasi sconosciuto e visto con diffidenza. Credeva nel valore educativo del rugby e ha promosso la diffusione della palla ovale anche nelle scuole. Punto di riferimento e d'ispirazione per molti, ha operato sempre nell'interesse del club bianconero, portandolo ai massimi livelli. La cerimonia d'intitolazione si svolgerà non appena sarà passata l'emergenza sanitaria.
RESTAURO
Nel frattempo, lo stadio a lui dedicato è stato oggetto di intervento, con il restauro di tribune, spogliatoi, lavori sull'impiantistica e sul campo di gioco per 550mila euro, conclusi pochi mesi fa. Restano piccoli ritocchi da fare, come dipinture e collegamenti elettrici, che il Comune conta di concludere in queste settimane, in tempo per la dedicazione ufficiale.

Filippo De Gaspari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino