Milano, per Sala l'incognita coalizione

Milano, per Sala l'incognita coalizione
MILANO - Il giorno dopo le primarie che hanno consacrato Giuseppe Sala candidato sindaco del centrosinistra a Milano, il primo problema che il commissario Expo si trova ad...

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MILANO - Il giorno dopo le primarie che hanno consacrato Giuseppe Sala candidato sindaco del centrosinistra a Milano, il primo problema che il commissario Expo si trova ad affrontare è quello di tenere unita tutta la coalizione, evitando un nuovo caso Liguria, dove le divisioni hanno aiutato la vittoria del candidato di centrodestra Giovanni Toti.

Francesca Balzani e Pierfrancesco Majorino, insieme, hanno preso più voti di Sala che a parte dell'elettorato di sinistra non piace, per il suo passato come city manager di Letizia Moratti e per la convinzione che con lui, che riesce a raccogliere consensi anche fra i moderati, possa realizzarsi a Milano il Partito della Nazione, come ha detto Stefano Fassina.
Per questo Sel ha chiesto di fare «una riflessione» con la certezza che con la vittoria di Mr. Expo «è finita la stagione arancione» inaugurata da Giuliano Pisapia, che nega di essere uscito sconfitto dalle primarie, anche se appoggiava Balzani. Secondo il presidente del Consiglio comunale, Basilio Rizzo, della federazione della sinistra, con le candidature di due ex city manager del centrodestra, ovvero Sala e Stefano Parisi, c'è «ampio spazio» per chi non li vuole votare e la politica «ha il dovere di trovare un'alternativa».
Si conferma invece il sostegno al commissario Expo di Scelta civica pronta ad aiutarlo, come ha spiegato il segretario Zanetti ipotizzando una lista o l'ingresso di esponenti del partito nella lista di Sala.
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Il Gazzettino