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UDINE Da oggi, scatta il divieto di transito in via Mercatovecchio. Stamattina, infatti, verrà firmato ufficialmente il contratto per l'avvio del cantiere ed entrerà in vigore l'ordinanza che vieta alle auto di passare lungo l'arteria centrale della città. Il primo lotto dei lavori riguarderà il tratto compreso tra la Salita del Castello (esclusa) e via del Monte (esclusa): i veicoli provenienti da via Manin dovranno quindi svoltare su via Vittorio Veneto, tranne i residenti e gli autorizzati che potranno accedere al Colle del Castello, a via Sottomonte e a via Cavour. I sottoportici rimarranno accessibili ai pedoni. Questo primo lotto della sistemazione durerà, sulla carta, fino al 31 ottobre, ma l'amministrazione non ha perso la speranza di poterlo concludere in tempo per il 25° Friuli Doc; successivamente, inizieranno i lavori sulla seconda metà della via che termineranno da contratto per metà febbraio 2020, anche se l'obiettivo di Palazzo D'Aronco, meteo permettendo, è di finirlo in tempo per il periodo natalizio. L'intervento su via Mercatovecchio riguarderà sia la parte infrastrutturale (con il rifacimento delle fognature da parte della ditta Acquaviva di Isernia per un importo di 150mila euro), sia la ripavimentazione, di cui si occuperà la Edilcostruzioni Group di Teramo, per un investimento di 859mila euro. La nuova pavimentazione, che sarà sollevata all'altezza dei sottoportici, prevede una corsia centrale di 6,5 metri realizzata in porfido (introdotta per lasciare aperte diverse possibilità sul futuro della strada, come quello di un eventuale passaggio dei bus) mentre la pietra piasentina sarà posizionata ai lati, disposta a spina di pesce con un'angolazione di 45 gradi rispetto alla parte centrale. Una volta finiti i lavori, l'intenzione della giunta Fontanini è di rendere la via pedonale, arredandola anche con i dehors (verrà fatto un bando di idee per scegliere, assieme a cittadini e categorie, il progetto di arredo urbano) mentre per i bus, il Comune sta valutando l'ipotesi di due mini circolari.
Al.Pi.
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Il Gazzettino