«Meolo e Ceggia, ipotesi remote»

«Meolo e Ceggia, ipotesi remote»
Profughi nell'ex base missilistica di Marteggia a Meolo: «Il consiglio comunale affronti d'urgenza la questione nella seduta di giovedì 31 per rifiutare questa soluzione». A...

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Profughi nell'ex base missilistica di Marteggia a Meolo: «Il consiglio comunale affronti d'urgenza la questione nella seduta di giovedì 31 per rifiutare questa soluzione». A chiederlo è l'ex sindaco Basso, ricordando come, nei precedenti casi di emergenza profughi, come nel 2011, lui si era sempre opposto energicamente, evitando l'arrivo di profughi a Meolo. «Ora invece c'è il rischio che questo accada» aggiunge Basso. Ma la Aliprandi si è mossa e ieri è riuscita ad entrare in contatto con la Prefettura: «Finalmente mi ha contattato il Prefetto il quale mi ha detto che la questione sarebbe stata enfatizzata e che la Prefettura si è limitata a passare in rassegna le proprietà del demanio, i possibili siti, vedere che lavori ci sono da fare, analizzare costi e benefici. I sopralluoghi verranno comunque effettuati, ma da quel che ho inteso le ipotesi di Meolo e Ceggia sarebbero abbastanza remote, considerata le condizioni dei siti. Se così sarà, la Prefettura chiederà agli altri Comuni di indicare dei siti alternativi. L'ipotesi dell'ex base missilistica però è, a mio avviso, impraticabile».

«Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale nè dalla Prefettura nè da qualche autorità statale: l'Amministrazione comunale di Ceggia è completamente all'oscuro rispetto alle iniziative per ospitare nel suo territorio dei profughi». Il sindaco Mirko Marin manifesta il suo disappunto rispetto alla mancata informazione e coinvolgimento sulle annunciate iniziative di ospitalità ai profughi. «Ho telefonato e inviato messaggi - afferma il primo cittadino - ma non c'è stato modo di prendere contatto con Il Prefetto. Ho così inviato una lettera ufficiale per richiedere chiarimenti sia al Prefetto stesso che al Presidente della Regione Luca Zaia. Non avendo alcuna informazione ufficiale e non essendo stati convocati ad alcun tavolo non sappiamo nulla sull'impatto che l'iniziativa potrebbe avere sul territorio».
E sull'ipotesi dell'ex scuola di Trivignano, località del Comune di Venezia, si esprime l'associazione "Prima il Veneto" ribadendo un secco «no ai profughi. Venezia ha dato anche troppo, ora basta».

Emanuela Furlan

Maurizio Marcon

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Il Gazzettino