Medici in campo per convincere gli indecisi «Possiamo essere utili, ma dateci più fiale»

Medici in campo per convincere gli indecisi «Possiamo essere utili, ma dateci più fiale»
LA PROPOSTAPORDENONE E UDINE «Dateci più dosi, siamo noi le sentinelle che possiamo convincere più persone a vaccinarsi». L'appello arriva dall'Ordine dei medici e si...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA PROPOSTA
PORDENONE E UDINE «Dateci più dosi, siamo noi le sentinelle che possiamo convincere più persone a vaccinarsi». L'appello arriva dall'Ordine dei medici e si inserisce nella settimana decisiva sul fronte della campagna vaccinale del Friuli Venezia Giulia. Con più fiale di antidoto a disposizione, secondo i professionisti, i medici di medicina generale possono dare una mano alla Regione per incrementare il tasso di adesione alla campagna nelle fasce che sino ad oggi hanno risposto in maniera più fredda. E in testa ci sono i cittadini tra i 60 e i 69 anni.

L'IDEA
«Il ruolo del medico di famiglia - spiega Guido Lucchini dell'Ordine dei medici - è il primo nel panorama della sanità. Siamo i professionisti più vicini ai pazienti e il nostro rapporto con loro si salda nel tempo, diventando fiducia reciproca. Giorno dopo giorno si costruisce un legame che si rafforza nel tempo e che dà un vantaggio dal punto di vista comunicativo». Perché una delle chiavi per superare l'impasse legata all'adesione alla campagna vaccinale è proprio la comunicazione. Confusionaria, ad esempio, quella sul vaccino di AstraZeneca, con un tasso di diffidenza alto che complica il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
LA STRATEGIA
«Il medico - spiega ancora Lucchini - parla con il suo paziente non per obbligarlo a intraprendere una profilassi o una terapia, ma per aiutarlo a scegliere per il meglio. Non diciamo ai nostri assistiti cosa devono fare, sarebbe sbagliato ma soprattutto controproducente. Il nostro compito è quello di mettere a disposizione delle persone le conosce che abbiamo acquisito in tanti anni di esperienza per guidarli verso la scelta che saranno poi loro a ritenere migliore. È la base su cui si fonda una corretta comunicazione, a maggior ragione in un momento come questo. I medici di medicina generale stanno dimostrando una grande responsabilità». I dati sull'adesione alla campagna vaccinale sono migliori in provincia di Pordenone e leggermente più bassi nella fascia centrale della regione. Si parla in questo caso di medici che si sono messi a disposizione per somministrare le dosi in ambulatorio o nei centri realizzati dalle Aziende sanitarie. «Il vaccino - illustra sempre Lucchini dell'Ordine dei medici - è l'unica vera arma per sconfiggere la pandemia. Le cose stanno andando molto meglio, ma non dobbiamo ancora cantare vittoria. Siamo prudenti e ce la faremo.
LA RICHIESTA

I medici di base credono quindi di poter intercettare la quota di indecisi che ancora manca all'appello lungo la strada per l'immunità diffusa. Ma per farlo hanno bisogno di più vaccini a disposizione. «Siamo disponibili a lavorare di più e ad aumentare il nostro impegno - conclude Guido Lucchini -: per farlo, però, abbiamo bisogno di una quota di vaccini più consistente. Restiamo a disposizione».
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino