Manifestazione del Primo maggio a Padova

Manifestazione del Primo maggio a Padova
PADOVA La manifestazione nazionale per il Primo maggio promossa da Cgil, Cisl e Uil si celebrerà a Padova. Lo hanno deciso le segreterie unitarie riunite con i rispettivi...

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PADOVA La manifestazione nazionale per il Primo maggio promossa da Cgil, Cisl e Uil si celebrerà a Padova. Lo hanno deciso le segreterie unitarie riunite con i rispettivi segretari generali, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. «Padova è stata definita la città del volontariato», ha detto Barbagallo, spiegando che le motivazioni, e quindi lo slogan, saranno dettagliate in base agli esiti del confronto con il governo.

Il sindaco Giordani: «In un contesto in cui sono ancora tante le ingiustizie da sanare e i traguardi da ottenere, questo momento importante sarà di certo occasione di una grande riflessione che parte da Padova e contamina tutto il Paese. «È la testimonianza che il nostro slogan Ricuciamo insieme l'Italia sta attecchendo» continua Emanuele Alecci presidente del Centro servizi volontariato e vero motore di quest'annata. «I sindacati ormai sono molto impegnati non solo nella difesa del lavoro ma anche nello sviluppo sostenibile e nel benessere della comunità. Esattamente come noi. Così abbiamo avviato sette tavoli di riflessioni con sindacalisti, imprenditori, volontari, cittadini, per tracciare le linee di una nuova Italia. Abbiamo la fortuna di avere i riflettori puntati su di noi, ma sappiamo di essere solo strumenti di una sensazione nazionale che si sta ampliando. Lo faremo con le manifestazioni ma anche creando uno stato d'animo che porti a scoprire il volontariato. Da ieri ad esempio è attivo il sito www.cheschifo.it. Partiamo da situazioni e domande che sentiamo normalmente : che schifo perché devono venire tutti qui? E rovesciamo l'ottica chiedendo alla gente di cambiare idea. Lo facciamo raccontando le storie di chi ha provato il volontariato e chiediamo di provare a scoprirlo. Sono le storie di chi non resta indifferente, storie che non fanno schifo».
Mauro Giacon
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Il Gazzettino