Maltrattamenti e resistenza Patteggia due anni

Maltrattamenti e resistenza Patteggia due anni
IL PROCESSOPORDENONE Ha patteggiato due anni, senza alcun beneficio, per maltrattamenti in famiglia e resistenza. L'uomo, un cinquantenne romeno difeso dall'avvocato Manuela...

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IL PROCESSO
PORDENONE Ha patteggiato due anni, senza alcun beneficio, per maltrattamenti in famiglia e resistenza. L'uomo, un cinquantenne romeno difeso dall'avvocato Manuela Zanussi, da dicembre è in misura cautelare in carcere. Aveva raggiunto la moglie, a Pordenone da una quindicina d'anni, nel 2017 e da quando aveva perso il lavoro era diventato violento a causa dell'abuso di alcolici. Lo scorso dicembre un'aggressione verbale si è trasformata in un'aggressione fisica. La donna è stata schiaffeggiata e, temendo ripercussioni anche sulla figlia diciottenne, ha chiamato le forze dell'ordine. All'arrivo di una pattuglia della Squadra Volante, l'uomo ha reagito tentando di bloccare l'accesso ai poliziotti, che per riportarlo alla calma usarono lo spray al peperoncino. In Questura la moglie ha poi denunciato di essere stata vittima di continue violenze verbali, fisiche e morali che stava subendo da oltre un anno. La donna era stata invitata a farsi visitare in pronto soccorso, dove era stata medicata per contusioni al volto. La prognosi era stata di sei giorni. Accertato il grave contesto di violenza famigliare, il 50enne era stato arrestato per l'ipotesi di maltrattamenti in famiglia e per resistenza a pubblico ufficiale. Da allora è in carcere. La difesa ha cercato di ridimensionare la vicenda. L'uomo ha sempre negato di aver sottoposto la moglie a maltrattamenti. Ha ammesso di essere tornato a casa ubriaco e di averla schiaffeggiata, ma non di averla sottoposta a vessazioni e violenze fisiche. «Fino al 2017 l'uomo si è preso cura dei figli in Romania - spiega l'avvocato Manuela Zanussi - crescendo da solo il più piccolo mentre la moglie lavorava in Italia». La donna non si è costituita parte civile al processo, che si è chiuso con un patteggiamento. All'imputato, dopo un primo rigetto in udienza preliminare, è stata nuovamente negata la condizionale.

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Il Gazzettino