Maltempo: «Danni per 500mila euro»

Maltempo: «Danni per 500mila euro»
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LA RICOGNIZIONE
CESIOMAGGIORE/BORGO VALBELLUNA I comuni di Cesiomaggiore e Borgo Valbelluna hanno inviato ieri mattina la richiesta dello stato di calamità alla Regione del Veneto. Gli ingenti danni al patrimonio pubblico e privato hanno spinto le due amministrazioni a inviare tale richiesta. Solo per il Comune di Borgo Valbelluna la prima stima dei danni ammonta infatti a 500mila euro. In via di definizione invece quella del comune di Cesio, dove i danni sono principalmente ai beni dei privati.

IL MALTEMPO
La richiesta dello stato di calamità arriva a seguito dell'evento avvenuto sabato sera. Intorno alle 22 infatti, una tromba d'aria si è abbattuta su alcune zone dei comuni di Cesio e Borgo Valbelluna, causando lo scoperchiamento di numerose abitazioni e depositi, oltre che di aziende agricole e industriali. Il simbolo di quest'ondata di maltempo, il cedimento della cuspide del campanile della chiesa di Ronchena. Numerosi anche gli alberi sradicati. In ginocchio anche l'agricoltura, con le coltivazioni che hanno ricevuto il colpo di grazia dopo un'estate davvero nefasta.
QUI CESIO
Il comune di Cesiomaggiore è stato particolarmente colpito, soprattutto nelle zone di Dorgnan, Anzavan, Pez, Calliol. «Abbiamo inviato la richiesta dello stato di calamità alla Regione del Veneto spiega la vicesindaco Eleonora Feltrin -. Gli interventi più grossi sono stati fatti domenica mentre quest'oggi (ieri per chi legge ndr) gli operai comunali hanno proseguito nel raccogliere i detriti che erano stati ammucchiati, nel sistemare le strade, nel taglio di qualche pianta pericolante e nella sistemazione del tetto dell'asilo di Pez dove si erano spostate delle tegole. Grossomodo il grosso è stato sistemato. Poi ci sono tante cose, ma a livello di privati che devono sistemare i propri danni». Quello che è subito balzato all'occhio è il fatto che tutti si sono dati una mano. «Tutti si sono dati fa fare conferma Feltrin -. I vigili del fuoco, nella notte tra sabato e domenica, hanno compiuto 17 interventi solo nel nostro territorio e la domenica mattina la protezione civile è intervenuta in supporto. In più, tutte le persone si sono rimboccate le maniche. Possiamo dire che è stato un gran lavoro di comunità e solidarietà». E poi c'è l'agricoltura. «Quello che si era salvato dalla grandinata di domenica 25 luglio è stato distrutto con questo evento. I danni all'agricoltura sono davvero importanti» aggiunge la vicesindaco che conclude sottolineando che «sono previsti temporali anche per i prossimi giorni. Speriamo il tempo ci grazi perché abbiamo davvero dato in questo fine settimana».
QUI BORGO VALBELLUNA

Anche il sindaco di Borgo Valbelluna, Stefano Cesa, ha inviato la richiesta di stato di calamità nella giornata di ieri. Ad essere particolarmente colpite le zone di Villapiana, Ronchena, Villaghe e Molin Novo dell'ex comune di Lentiai. Abitazioni civili ma anche aziende agricole e industriali. In quest'ultimo caso, particolarmente colpita la Pandolfo Alluminio che ha dovuto interrompere parte della produzione, con conseguente criticità nell'ottemperare alle consegne previste prima della pausa estiva. Danni anche al vicino Cash and Carry ed all'azienda agricola Schiocchet dove sono stati scoperchiati alcuni depositi e capannoni. «Per quanto riguarda i danni al patrimonio privato spiega il primo cittadino -, essi si concentrano soprattutto nella zona degli abitati di Ronchena e Villapiana. In particolare si è registrato il danneggiamento di coperture di una trentina di abitazioni. I danni maggiori si sono avuti nella chiesa della frazione di Ronchena, con il crollo della cuspide del campanile (finita su alcune auto in sosta) e il danneggiamento del tetto che risulta oggi non più stabile». Danni poi agli infissi della scuola elementare di Villapiana e l'abbattimento di diverse piante del giardino del plesso stesso. Anche il torrente che scorre dietro l'abitato di Ronchena ha registrato problematiche che andranno risolte prima dell'arrivo delle prossime piogge autunnali. Con la prima ricognizione è stata fatta una stima dei danni: serviranno circa 500mila euro.
Eleonora Scarton
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino