Malato di cuore dorme per la strada

TREVISO - (pcal) Fino a poco più di due anni fa lavorava in Germania, ad Hannover, come cuoco. Stava bene: casa e stipendio da tremila euro al mese. Poi tutto è precipitato: gli...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI

99,98€

40€
Per 2 anni

ATTIVA SUBITO

OFFERTA MIGLIORE

ANNUALE

49,99€

19€
Per 1 anno

ATTIVA SUBITO

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

ATTIVA SUBITO

ANNUALE

49,99€

11,99€
Per 1 anno

ATTIVA SUBITO

2 ANNI

99,98€

29€
Per 2 anni

ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TREVISO - (pcal) Fino a poco più di due anni fa lavorava in Germania, ad Hannover, come cuoco. Stava bene: casa e stipendio da tremila euro al mese. Poi tutto è precipitato: gli hanno trovato un grave problema cardiaco e ha dovuto lasciare il proprio impiego e tornare in Italia. E la sua vita ha cominciato ad andare a rotoli. Adesso si trova a dormire per strada e a mangiare alla mensa dei poveri di Comune e Caritas. È una storia strana e drammatica quella di Patrizio Navarro, 57 anni, nato a Venezia ma spinto a Treviso dalle necessità. In questi giorni dorme all'aperto, ai margini del campo da calcio accanto alla parrocchia di Santa Maria del Sile. Per lui non c'è posto nemmeno al dormitorio comunale: «Ci si può restare al massimo 15 giorni - dice - poi deve uscire e metterti in graduatoria. Ho provato ad andare in quello della Caritas ma non mi hanno voluto. Ho un problema al cuore che non mi permette di lavorare e dovrei seguire una terapia, ma non riesco nemmeno a mangiare regolarmente tutti i giorni». Patrizio è venuto a Treviso dopo aver trascorso due mesi al dormitorio di Mestre, da cui è dovuto uscire: cercava un posto dove dormire e aveva sentito parlare dei senza dimora trevigiani ospitati dal Comune: «Non mi sono mai sposato. Non ho nessuno. Vorrei solo tornare a Mestre e magari prendere la residenza lì: in questo modo potrei, forse, chiedere una piccola pensione o un contributo per andare avanti».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino