Macchine obsolete, l'ospedale batte cassa

Macchine obsolete, l'ospedale batte cassa
IL CASOUDINE All'ospedale servono quasi 25 milioni di euro, ma per ora la Regione, dopo l'aggiornamento annuale del programma di investimenti dell'Asuiud, ha assegnato poco più...

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IL CASO
UDINE All'ospedale servono quasi 25 milioni di euro, ma per ora la Regione, dopo l'aggiornamento annuale del programma di investimenti dell'Asuiud, ha assegnato poco più di mezzo milione per alcuni acquisti urgenti tra cui ecografi e ventilatori da sostituire perché guasti e sonde ecografiche nuove perché le vecchie sono state rubate. Già è difficile far quadrare i conti, se poi ci si mettono anche i furti, ecco che la necessità di spesa aumenta, ma finché si tratta di mezzo milione, l'operazione non risulta difficile. Quando, però, i milioni sono tanti, è allora che il piatto piange.

INVESTIMENTI
Il programma degli investimenti, appena aggiornato, conta una lunga lista di beni mobili e tecnologici da acquistare, molti dei quali in via prioritaria come un'ambulanza da 80mila euro o l'attrezzaggio per il nuovo Padiglione Materno infantile per cui servono quasi 4 milioni di euro che non ci sono, come non ci sono 150mila euro per la gestione dei dati clinici in Patologia neonatale. Nero su bianco gli importi previsti, ma alla voce eventuale copertura finanziaria già disponibile è bianco su bianco.
Si parte da 1,3 milioni di euro per aggiornare la risonanza magnetica 3Tesla la più potente, per intendersi - fino all'acquisizione di nuove tecnologie per cui servono centinaia di migliaia di euro.
I BENI TECNOLOGICI
La vera partita è quella dei beni tecnologici, che diventano presto obsoleti e necessitano di continue sostituzioni. Macchinari e apparecchiature all'avanguardia di cui l'ospedale è attrezzato e che rappresentano una cospicua voce di spesa, necessaria per diagnosi e trattamenti precisi. Tradotto significa alta qualità delle prestazioni erogate agli utenti.
Ma oggi la situazione è ben altra, basti pensare che il telecomando radiologico in dotazione per la diagnostica angiografica e radiologia interventistica risale al 1997 e sostituirlo costa 610.000 euro. Non pervenuti. E la lista continua con un sistema robotizzato in grado di migliorare la sicurezza degli operatori e dei pazienti e la produttività del laboratorio, un investimento che sfiora il milione di euro, soldi non disponibili.
Sono datati, invece, 1977, 2001 e 2006 tre tavoli operatori che andrebbero urgentemente sostituiti in cardiochirurgia per oltre 650mila euro. Forse dal 1977 a oggi quel tavolo ne ha fatta anche troppa di strada, ma quello c'è e i sanitari si devono accontentare e arrabattarsi per offrire qualità con materie prime che non sono più molto performanti.
NUOVO OSPEDALE
Fortunatamente le caselle che affiancano esigenze e denaro a disposizione sono riempite per molte voci, come i 10 milioni per proseguire i lavori del terzo e quarto lotto del nuovo ospedale. È questa, infatti, la quota di finanziamento assegnata dalla Regione all'Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine per opere essenziali, complementari e migliorative, per lo smaltimento dei materiali in discarica e opere accessorie che porteranno al miglioramento del percorso per i pazienti elitrasportati.

E se mancano 80mila euro per una nuova ambulanza, altrettanti però ce n'è per acquistare un'ambulanza neonatale. Tutti gli acquisti di nuove strumentazioni vanno a vantaggio dell'utenza in termini di buona sanità, ma ce ne sono alcuni che si possono definire a beneficio diretto, come i 50mila euro inseriti nel programma per l'acquisto di beni e tecnologie che migliorino le prestazioni dell'odontoiatria sociale, il servizio attivato sul territorio per volontà degli amministratori regionali. Se da una parte, insomma, il piatto piange, dall'altra ci sono 33 milioni a disposizione per migliorare la qualità del servizio, ma non si può pretendere di comperare tutto e subito.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino