Lettera del Comune: ho bisogno di te

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In queste settimane dal Comune sono partite 500 lettere e 300 messaggi WhatsApp. Destinatari persone di età compresa fra 65 e 68 anni, perlopiù neopensionati e senza impegni familiari particolarmente gravosi. Un target ben definito, che l'amministrazione comunale ha stabilito essere il più adatto - ma non esclusivo - per reclutarvi qualche decina di amministratori di sostegno, di cui c'è gran necessità sul territorio. A confermarlo sono i numeri: nel 2016 in provincia di Pordenone sono state circa 4.500 le persone che hanno usufruito del supporto di un amministratore di sostegno, in linea con una media di circa cinquemila l'anno. Nell'80 per cento dei casi, l'incarico è stato affidato a un familiare, nel 5 per cento a un avvocato o a un altro professionista, mentre nel 15 per cento si è ricorsi a volontari. Il turn over è di circa 900-1.000 casi all'anno, fra le nuove richieste e i rapporti che si chiudono o per il decesso dell'assistito o per la conclusione dello stato di difficoltà. Ed è appunto di volontari che c'è necessità, soprattutto in città e nell'Ambito urbano. I dati sono in corso di rilevazione, ma approssimativamente sono fra 500 e 600 gli amministratori volontari attivi in provincia: un numero non sufficiente a coprire le esigenze attuali. Il problema - spiega Claudio Negrini, presidente dell'associazione Martino onlus - riguarda in misura minore i piccoli Comuni, dove il tessuto sociale consente di individuare più facilmente un amministratore di sostegno fra le persone vicine a colui che ne ha necessità, e più i grossi centri come Pordenone. La stima è che in città possano servire circa 30-40 nuovi volontari l'anno. Di qui, appunto, la lettera - invito firmata dall'assessore Eligio Grizzo, in cui si spiega che aver raggiunto i 65 anni di età è un traguardo importante per la vita di uomini e donne, cittadini di una Pordenone che ha sempre più bisogno di solidarietà attiva». Di qui la proposta, contenuta nel progetto comunale Ho bisogno di te: Il nostro progetto prevede di mobilitare i cittadini che sono in stato di quiescenza, residenti nel Comune di Pordenone che, oltre a fare i nonni, si distraggano con l'accompagnare amministrativamente, quando c'è bisogno, il vicino, un parente, un amico o semplicemente un altro cittadino aiutandolo nel gestire i suoi beni e la sua vita. E' un bel modo di spendere il proprio tempo - aggiunge Negrini - per coloro che vogliono asusmersi una responsabilità civile. L'invito è a partecipare a un incontro informativo (aperto a tutti) sulle attività degli amministratori di sostegno e sul supporto di cui possono usufruire nella loro attività. L'appuntamento è per il 10 marzo alle 16, nella sala rossa del municipio, con una serie di esperti: Alessandra Pin dei Servizi sociali dell'Ambito; Lorenzo Cella del Coordinamento associazioni Circondario del Tribunale di Pordenone, Claudio Negrini, Mauro Conti dell'Aitsam e Sergio Silvestre, presidente dell'Aiass.

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Il Gazzettino