Le tariffe sono quelle massime

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Le promesse sono facili in campagna elettorale. Più difficile, però, è mantenerle una volta arrivati al potere. Massimo Bergamin deve fare i conti con la realtà: anche quest'anno le aliquote dei tributi comunali saranno confermate tutte al massimo. Il primo cittadino pensava che almeno nel bilancio di Previsione 2017, il secondo steso per intero sulla base delle direttive della sua Giunta, avrebbe potuto mettere mano alle aliquote, come promesso ai cittadini. Invece non lo potrà fare. Al momento non c'è ancora nulla di ufficiale sul rendiconto finanziario, a parte le date che l'Amministrazione dovrà rispettare: martedì prossimo la presentazione e il 29 e 30 l'approvazione in Consiglio comunale. Le bocche sono cucite. Dall'assessore Susanna Garbo non è possibile sapere ancora alcuna cifra ufficiale: «Non conosciamo ancora a quanto ammontano i tagli dei trasferimenti statali - ammette - Gli uffici lavorano su quello che hanno». I ben informati, però, assicurano che non sarà possibile fare sconti a nessuno. Insomma, tutto uguale al 2015 e al 2016. E quindi tutto al massimo.

La Giunta comunale nella delibera che sarà approvata martedì, confermerà al top le aliquote delle imposte comunali che compongono la Iuc, ovvero la Tasi per i servizi indivisibili, l'Imu che si paga su tutti gli immobili che non siano prima casa, a meno che non si tratti di un edificio di lusso, e la Tari che due anni fa ha sostituito la Tares, ovvero la tassa sui rifiuti. Per l'Imu è previsto il 6 per mille per le abitazioni principali classificate come case di lusso, 10,6 per mille per tutti gli altri immobili, che si abbassa di un punto per quelli in locazione agevolata e per i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori a titolo professionale, 4 per mille per gli immobili affittati a conduttori assoggettati a sfratto per morosità. L'aliquota della Tasi, che anche quest'anno non si paga per la prima casa, invece è stata posta all'1 per mille per i fabbricati rurali edificabili. Per quanto riguarda la Tari, invece, si prevedono grossi contributi per le famiglie in difficoltà economica, numerose o con portatori di handicap, che possono arrivare fino all'80 per cento in meno rispetto all'importo previsto.
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Il Gazzettino