Le scarpe di Platini o lo stivaletto di Rossi

Le scarpe di Platini o lo stivaletto di Rossi
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Il sedile della Ferrari di Barrichello, che soffriva terribilmente per le vibrazioni dell'auto, lo stivaletto da gara (con tanto di autografo) di Valentino Rossi, la scarpa da tennis di Pete Sampras. Per chi ama lo sport sono pezzi unici quelli che Antonio Gazzola ha raccolto in una vita che lo ha portato a contatto dei grandi atleti del passato e del presente. Pezzi utilizzati nel corso delle massime competizioni mondiali che l'imprenditore cederà al miglior offerente in una asta on line - gestita da un operatore di livello internazionale - che sarà uno dei principali canali di finanziamento dell'operazione Un cervello per la Sla.

LA PROPOSTA DI PLATINI
E accanto agli attrezzi da lavoro degli sportivi che ci hanno fatto emozionare ci sono pezzi che da soli raccontano una storia, a volte inedita: come quando Michel Platini, appese le scarpette al chiodo, si mise in testa di fare l'imprenditore ed ebbe contatti con Gazzola per mettere sul mercato col suo marchio una scarpa da calcio con dei tacchetti mobili per evitare gli infortuni più temuti alle preziose ginocchia dei giocatori. «L'operazione poi saltò - ricorda Gazzola, mostrando la calzatura firmata dall'ex asso della Juve con il curioso logo di un pallone che va rimpicciolendo - perchè Platini tornò in campo come allenatore per guidare la nazionale francese». O come quando lo stesso Gazzola scoprì che Bob Morse, asso della Ignis Varese, indossava scarpe 2-3 numeri più grandi per un problema al collo del piede. «Quando gliele feci su misura non voleva crederci, non la finiva più di ringraziarmi». Grazie all'amicizia con i boss di grandi aziende del settore Gazzola metterà all'asta (entro fine anno, probabilmente) anche scarpe autografate dai grandissimi di oggi. Nike, per dire, gli ha già fatto avere gli scarpini di Cristiano Ronaldo e Neymar. L'associazione di riferimento è l'Asla Onlus di Veggiano (www.associazioneasla.org).
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Il Gazzettino