LE NOVITÀ TREVISO Accordi tra parrocchie e scuole: Santa Maria Maggiore

LE NOVITÀ TREVISO Accordi tra parrocchie e scuole: Santa Maria Maggiore
LE NOVITÀTREVISO Accordi tra parrocchie e scuole: Santa Maria Maggiore cede quattro grandi aule al liceo artistico. E, a Santi Angeli, la piccola parrocchia di Giavera del...

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LE NOVITÀ
TREVISO Accordi tra parrocchie e scuole: Santa Maria Maggiore cede quattro grandi aule al liceo artistico. E, a Santi Angeli, la piccola parrocchia di Giavera del Montello mette a disposizione la sala cinema per le lezioni. «Ma abbiamo anche richieste in diocesi, a Noale e a Camposampiero, dove alcune aule vengono allestite negli oratori parrocchiali vicini alle scuole» sottolinea il direttore amministrativo monsignor Mauro Motterlini. Non sono esempi unici in provincia: a Oderzo la diocesi ha messo a disposizione il patronato Turroni dopo il recente incendio della scuola primaria Dall'Ongaro, insieme ai due piani superiori dati al liceo classico. E la lista sicuramente potrebbe continuare.

L'INIZIATIVA
Nel Trevigiano la diocesi aveva diramato un vademecum per i parroci a fine luglio per favorire e disciplinare la messa in comune degli spazi nella ripartenza post Covid. La posizione dei sacerdoti è quella di non richiedere alcun affitto, ma solo il pagamento delle spese vive. Don Narciso Bernardi a Giavera ha reso disponibile la grande sala appena restaurata dell'oratorio, conosciuta come sala cinema, alla scuola elementare. «In comodato d'uso gratuito, come atto di sostegno alla comunità» sottolinea. «Apriamo le nostre porte alle scuole e alle famiglie. Le esigenze didattiche vengono prima di tutto» conferma padre Ottavio Bolis, che ha messo a disposizione gli spazi dell'oratorio della Madona Granda al liceo artistico. «Seguiamo le indicazioni della diocesi: apriamo i nostri spazi alle scuole senza scopo di lucro per dare un servizio a una richiesta educativa».
IL LICEO ARTISTICO

Quattro in tutto le aule messe a disposizione del liceo artistico: tutti saloni e spazi grandi che andranno armonizzati con le attività pomeridiane della parrocchia. Mettiamo a disposizione anche il campo da calcio e il cortile sottolinea padre Bolis e abbiamo cercato di rispondere a tutti i desiderata per consentire ai ragazzi di ripartire in sicurezza ma soprattutto con le lezioni in presenza». La dirigente Sandra Messina spiega come l'aiuto della parrocchia sia fondamentale per la ripartenza di un liceo che necessita di molti spazi. «È una struttura fantastica e completamente a norma, vicina al nostro liceo. E davvero non sappiamo come ringraziare il parroco spiega. Gli studenti utilizzeranno quattro aule capienti. Poi abbiamo avuto la disponibilità del Comune a concedere l'uso per due giorni la settimana della sala Coletti a Santa Caterina, motivo per cui i laboratori sono garantiti». L'artistico ha un'altra grana da superare: quella degli spazi per la ginnastica. Le lezioni di educazione motoria si tenevano alla palestra del Coni, ora in ristrutturazione. «Per fortuna, grazie al Comune, abbiamo trovato ospitalità alle scuole del quarto circolo: saremo nelle palestre delle Stefanini, delle Prati e delle Masaccio». E tuttavia, nonostante la disponibilità di molti enti, è ancora da chiudere il cerchio per le lezioni. «Al momento abbiamo aule con capienza di circa 18 studenti. In alcuni casi, non sicuramente per le classi prime o quinte, dovremo considerare l'idea che un terzo della classe faccia lezione a turno da remoto. Perché 25 studenti puntualizza Messina nelle nostre aule non possono stare tutti insieme». Quest'anno gli iscritti dell'artistico sono 850. «Con grande rammarico abbiamo dovuto rifiutare 45 nuovi iscritti: per loro, con le nuove normative di sicurezza, non c'è posto». Anche i collegi docenti si svolgeranno a distanza. Le aule più grandi sono impegnate per gli studenti e in attesa del risultato dei test sierologici si è scelto di non rischiare assembramenti e potenziali contagi. «Attendevamo settembre per ritrovarci e fare le valutazioni di inizio anno in presenza, ma la curva dei contagi e le nuove normative ci impongono ulteriori forme di cautela» conclude Messina.
E.F.
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Il Gazzettino