LE MISURE ROMA Sconti fiscali per le ristrutturazioni e il risparmio energetico

LE MISURE ROMA Sconti fiscali per le ristrutturazioni e il risparmio energetico
LE MISUREROMA Sconti fiscali per le ristrutturazioni e il risparmio energetico prorogati, con la significativa creazione di un nuovo incentivo destinato alla riqualificazione dei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE MISURE
ROMA Sconti fiscali per le ristrutturazioni e il risparmio energetico prorogati, con la significativa creazione di un nuovo incentivo destinato alla riqualificazione dei centri urbani, che si aggiunge alla lista esistente con il nome di bonus facciate. Mentre della promessa estensione della cedolare secca ulteriormente ridotta sugli affitti a canone concordato al momento non c'è traccia; anche se pare confermata l'intenzione dell'esecutivo di portarla ad un livello intermedio tra il 15 per cento strutturale e il 10 riconosciuto negli ultimi anni.

Intanto scatta un mini-riordino delle imposte ipotecaria e catastale applicate nei trasferimenti immobiliari, che penalizza le compravendite tra privati cui si applica l'imposta di registro favorendo leggermente quelle che rientrano nel regime Iva. Sono queste le principali misure relative al pianeta casa delineate nel Documento programmatico di bilancio, in attesa che trovino posto definitivo nel disegno di legge di bilancio e nel decreto fiscale.
IL TESTO UNICO
La conferma del variegato armamentario di detrazioni era molto attesa in questa fase ormai finale dell'anno, nella quale spesso si progettano i futuri lavori nelle case e nei condomini. Nel dettaglio viene prorogata di un anno, dunque fino al 31 dicembre 2020, la detrazione del 50 per cento dall'Irpef delle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie. In assenza di interventi legislativi il livello dello sconto sarebbe sceso al 36, che è la percentuale strutturalmente prevista nel testo unico delle imposte dirette: dunque il vantaggio per chi ad esempio rifà i bagni o cambia la disposizione delle stanze sarebbe rimasto ma meno significativo. La detrazione come in precedenza sarà fruita in 10 quote annuali.
E le rate sono 10 anche per l'altra popolare detrazione che riguarda i lavori specificamente finalizzati al risparmio energetico fissata al 50 o al 65 per cento a seconda del tipo di intervento. Rientrano nella lista ad esempio l'installazione di pannelli solari o di caldaie a condensazione, di dispositivi per il controllo remoto degli impianti, di infissi più efficienti.
La proroga è sempre di un anno. Si potrà poi sfruttare fino a tutto il 2020 la detrazione per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici nell'ambito di una ristrutturazione. Infine farà il suo debutto il prossimo anno una specifica e pesante agevolazione (90 per cento di detrazione delle spese) finalizzata al rifacimento delle facciate esterne degli edifici. Il cosiddetto sisma-bonus non aveva bisogno di proroghe in quanto già operativo fino a tutto il 2021. Quanto agli interventi più ordinari come quelli di idraulico o elettricista, l'eventuale introduzione di nuovi sconti potrebbe esserci, ma non in tempi immediati. Infine va ricordato che potrebbe ridursi il vantaggio per i contribuenti con reddito superiore a 120 mila euro l'anno, per i quali è previsto il depotenziamento graduale delle detrazioni e il loro progressivo azzeramento alla soglia dei 240 mila euro di imponibile Irpef. Ma i dettagli sono ancora da precisare.
L'IMPOSTA DI REGISTRO

In materia di trasferimenti immobiliari, le imposte ipotecaria e catastale in cifra fissa per quelli soggetti a imposta di registro, dunque tra privati, passa da 50 e 150 euro ciascuna sia per la prima casa che per gli altri immobili. Simmetricamente scende da 200 a 150 euro il doppio prelievo sui trasferimenti soggetti a Iva, dunque quando a vendere è un'impresa. Il saldo per il bilancio dello Stato è evidentemente positivo.
L. Ci.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino