Le mascherine solidali che sfidano i pregiudizi

Le mascherine solidali che sfidano i pregiudizi
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PRODUZIONE FAI DA TE
ROVIGO Di questi tempi è diventato un accessorio indispensabile. La domanda di mascherine è aumentata a dismisura, mentre il mercato e stato influenzato dalle politiche commerciali di Stati e grandi aziende. La soluzione è la produzione locale. E anche in Polesine si sono avute riconversioni di aziende, soprattutto nel settore tessile. Ma ce n'è una particolare, perché mette insieme realtà diverse e percorsi che raccontano storie di vita. È quella che vede in una rete di 12 cooperative del sistema Legacoop, che ha avviato la produzione di mascherine in cotone, sottoposte ad un trattamento antimicrobico ad azione meccanica e a un trattamento impermeabilizzante, riutilizzabili fino a 100 volte dopo lavaggio e disinfezione, dunque anche sostenibili.

PROGETTO SOCIALE
Tutto è nato fra Veneto ed Emilia, dall'idea della modenese Csc e della veronese Quid, che coniuga moda, sostenibilità e inclusione sociale. E della pulita dozzina fanno parte le due cooperative sociali polesane attive prevalentemente nel mondo dell'accoglienza e dell'integrazione, la rodigina Porto Alegre e la occhiobellese Di tutti i colori, entrambe con un laboratorio di sartoria nel quale lavorano richiedenti asilo e rifugiati, nonché il Centro Moda Polesano, la realtà produttiva di Stienta rinata dalle proprie ceneri grazie alla scommessa fatta da un gruppo di lavoratrici. Si tratta, infatti di quella che dal 1962 era stata la Cooperativa Polesana Abbigliamento, specializzata in capi d'alta moda, che nel 2017 è andata in crisi fino alla liquidazione coatta amministrativa. Un gruppo di 22 lavoratrici, tutte donne, grazie al supporto di Legacoop Veneto, sindacati e Banca Popolare Etica hanno investito la propria liquidazione e hanno rilevato l'attività, facendo nascere, nel novembre 2018. il Centro Moda Polesano, Cmp, specializzato in capi di abbigliamento femminile di alta moda, con commesse delle più importanti firme. «Oggi spiega Alessia Dicati, responsabile commerciale del Cmp - siamo 24 socie e 37 dipendenti. Tutte donne, tranne un ragazzo». L'iniziativa è sostenuta con un finanziamento di 100mila euro da Coopfond, il Fondo di promozione di Legacoop, ed è supportata da Legacoop Produzione e Servizi. «Il progetto - sottolinea Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto - coniuga e declina alcuni dei valori prioritari del mondo cooperativo». La capacità produttiva è circa 25mila mascherine al giorno.
DI TUTTI I COLORI

Al lavoro anche Assirì, il laboratorio sartoriale della cooperativa di Tutti i Colori, che spiega: «Inizialmente non volevamo lanciarci in autoproduzioni senza avere la certezza di fare un prodotto che avesse davvero senso. Poi ci hanno coinvolto in questo bellissimo progetto che ci permette di fare un prodotto certificato e utile. Le mascherine sono commercializzate dalla cooperativa Csc e dalla cooperativa Quid di Verona. Il costo di una mascherina è di 3,90 euro più Iva, per coprire i costi, e l'ordine minimo è 200 pezzi».
F.Cam.
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Il Gazzettino