Le donne suonano il piano, lui ruba le borse: arrestato

Le donne suonano il piano, lui ruba le borse: arrestato
L'INTERVENTOPADOVA Camminava come se nulla fosse nell'atrio della stazione. Fingeva di essere diretto al binario oppure al bar, ma con la coda dell'occhio osservava sempre il...

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L'INTERVENTO
PADOVA Camminava come se nulla fosse nell'atrio della stazione. Fingeva di essere diretto al binario oppure al bar, ma con la coda dell'occhio osservava sempre il pianoforte. Sapeva che molte donne adorano fermarsi lì a suonare. Sapeva pure che, concentrate sulle note musicali, non avrebbero prestato troppa attenzione alla loro borsetta appoggiata sul pavimento. I carabinieri della stazione di Padova principale nella tarda mattinata di mercoledì hanno arrestato un ragazzo tunisino di 30 anni, Fati Bachir, irregolare. È considerato il ladro del pianoforte perché per due volte era stato pizzicato dopo aver sottratto la borsa alla donna che si era messa a suonare lo strumento messo a disposizione di tutti i passanti alla stazione ferroviaria di Padova. L'ultimo colpo era stato messo a segno sabato 5 gennaio.

Dopo i due furti, nei suoi confronti era stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora in Veneto. I carabinieri, però, l'altro ieri l'hanno pizzicato ancora una volta in stazione, proprio nelle vicinanze dello stesso pianoforte. Questa volta il giovane è finito in manette.
LO STRUMENTO
Quel pianoforte è ormai un elemento caratterizzante della stazione, in grado di catturare l'attenzione sia dei padovani sia di molti turisti. Sia adulti che bambini si fermano a suonare e ad ascoltare. La cerimonia di riposizionamento del pianoforte, dopo un periodo di assenza, si era tenuta lo scorso giugno. Lo strumento è stato messo a disposizione da Bettin Pianoforti.
Il ritorno del pianoforte è stato frutto di un impegno collettivo partito da una petizione del consigliere comunale della lista Bitonci Ubaldo Lonardi, grande appassionato di musica, subito sottoscritta da tutti gli altri consiglieri e sostenuta dal sindaco Sergio Giordani. Lo strumento era stato infatti tolto dopo ripetuti atti di vandalismo.

Centostazioni ha concesso lo spazio a pochi metri dal primo binario, mentre i responsabili del limitrofo supermercato Despar si sono offerti di prendere in carico le chiavi per chiudere lo strumento nelle ore serali. «La musica aiuta a far sentire accolta una persona che arriva a Padova. La stazione può essere un luogo di passaggio ma anche un luogo d' incontro» spiegò Lonardi. «Questo pianoforte è un simbolo all'interno di questa stazione» aggiunse l'assessore al Commercio Antonio Bressa. Per il giovane arrestato, però, era semplicemente un luogo dove colpire.
Gabriele Pipia
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Il Gazzettino