Ladri-vandali in azione alla coop Integra

Ladri-vandali in azione alla coop Integra
IL CASOBELLUNO Un furto, con sfregio: i malviventi, dopo il colpo, hanno lasciato bestemmie e insulti sui muri della sede Integra a Gron di Sospirolo, in via Masiere, 211. Non...

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IL CASO
BELLUNO Un furto, con sfregio: i malviventi, dopo il colpo, hanno lasciato bestemmie e insulti sui muri della sede Integra a Gron di Sospirolo, in via Masiere, 211. Non sono solo ladri gli ignoti che nel fine settimana hanno colpito nel capannone della cooperativa Integra del sistema Ceis, il Centro di Solidarietà di Belluno. Sono anche vandali. Sul posto, per il sopralluogo di furto, ieri mattina intorno alle 8 quando è stata scoperta la scorribanda, i carabinieri della Compagnia di Feltre che indagano sul colpo. Il bottino, da una prima stima supera i 25mila euro.

L'INTRUSIONE
Gli ignoti hanno agito tra le 19.30 di venerdì e le 8 di domenica. Prima hanno rotto una finestra del capannone, poi hanno forzato le porte interne e infine hanno iniziato a caricare un furgone Ducato Bianco, della coop. Hanno preso tutte le attrezzature da lavoro utilizzate dai giovani che effettuano presso Integra l'inserimento lavorativo. Motoseghe, decespugliatori, un demolitore. «E non abbiamo ancora fatto bene un elenco di tutto - spiega il responsabile della struttura, Claudio Battistella -. Certo hanno preso parecchia attrezzatura che noi utilizziamo per i lavori in giardini, parchi o condomini. Curiamo il verde per una quindicina di edifici e ho già avvertito tutti i ragazzi della manutenzione che rimangono a casa». I malviventi hanno aperto tutti i cassetti, tutti gli armadi. Non si sono accontentati degli attrezzi. Cercavano altro, forse soldi, come avvenne all'ultima incursione: era il 12 gennaio 2017 quando i ladri rubarono un furgone carico di vestiti della Caritas e 150 euro. Questa volta non li hanno trovati, ma hanno fatto molti più danni.
LO SFREGIO
«Non si sono limitati a spaccare le porte per cercare soldi - spiega Battistella - ma hanno anche imbrattato i muri con il colore giallo delle bombolette che noi usiamo per la raccolta di indumenti usati Caritas». E così sui muri sono comparse, oltre alle bestemmie, le scritte: «Infami Acab» «Sert m...» e ancora svastiche, un crocefisso. «Il furgone che hanno preso - prosegue il referente del centro - era vuoto, ma lo hanno riempito con attrezzi, e persino il video di un pc. Poi si sono presi chiavi di altri furgoni e di una macchina. Per questo ho messo un catenaccio enorme, per evitare che tornino a portarsi via qualche mezzo».
LO SCONFORTO

«È stato un brutto weekend - conclude Battistella - saranno 25mila euro di materiale e attrezzature che devo ricomprare in un paio di giorni, senza pensare al furgone che ancora non è stato ritrovato. Ma la cosa che più mi ha colpito e fatto star male sono state le scritte: hanno fatto un macello». Anche a Belluno la Integra è stata più volte presa di mira. «Per implementare la sicurezza con videosorveglianza ci siamo concentrati sulla sede di via Borgo Ruga - conclude Battistella - dove abbiamo subito 4-5 effrazioni nell'arco di 5-6 mesi. Da noi, dopo la prima incursione non avevamo ritenuto di fare nulla: ora dovremmo correre ai ripari, perché quanto accaduto è un fatto molto grave»
Olivia Bonetti
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Il Gazzettino