LA TRAGEDIA PADOVA Aveva deciso di lasciarlo. E questa è stata la scintilla

LA TRAGEDIA PADOVA Aveva deciso di lasciarlo. E questa è stata la scintilla
LA TRAGEDIAPADOVA Aveva deciso di lasciarlo. E questa è stata la scintilla che ha fatto scattare l'ultimo litigio. Così violento che, in preda al panico, la donna ha preso in...

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LA TRAGEDIA
PADOVA Aveva deciso di lasciarlo. E questa è stata la scintilla che ha fatto scattare l'ultimo litigio. Così violento che, in preda al panico, la donna ha preso in braccio il suo bambino di soli 4 anni, temendo che le botte del padre potessero arrivare anche a lui, e si è precipitata all'ingresso della casa a fianco. «Aiutami, mio marito sembra impazzito» ha gridato al vicino mentre era ancora fuori dal cancello, con tutto il fiato che aveva in gola. Così l'uomo ha fatto entrare la giovane madre col suo piccolo, e poi ha deciso di andare dal marito di lei per vedere di calmarlo. Troppo tardi. Quando è arrivato, l'ha trovato morto: si è sparato un colpo alla testa con la pistola della moglie. Il dramma è avvenuto ieri mattina a Borgoricco, nell'Alta Padovana, in una stradina chiusa di campagna dove la coppia - lui di 47 anni, lei 40 - era andata ad abitare pochi anni fa, subito dopo il matrimonio, che nonostante fosse stato allietato dall'arrivo del figlio, è andato ben presto a rotoli.

GELOSIA
La donna non aveva mai denunciato il marito, anche se da mesi pare che l'uomo la maltrattasse per via della sua insana gelosia. Minacce e insulti, ma anche botte. Come capita spesso, la moglie aveva preferito tacere, sperando che tutto si sistemasse, che lui rinsavisse e che la vita tornasse serena e felice. Ma ieri mattina c'è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: di fronte all'ennesima aggressione gli ha detto che se ne sarebbe andata. Lui è diventato ancora più violento e lei si è rifugiata dal vicino. Si sentiva pronta anche a denunciare il suo aguzzino ai carabinieri.
«Volevo entrare per calmare quell'uomo, per riportarlo alla ragione, ma quando sono entrato in casa l'ho trovato morto in una pozza di sangue con la pistola ancora in mano». È quanto ha raccontato a sua figlia il vicino, nella cui casa la quarantenne si è rifugiata per cercare di sfuggire al marito, portando con sé il suo bambino.
Il 47enne si è sparato con la pistola della moglie, regolarmente registrata. Al loro arrivo nell'abitazione i carabinieri non hanno potuto che constatare la morte dell'uomo avvenuta per sua stessa mano.
RISERVATI
La coppia faceva una vita abbastanza riservata. I due si erano trasferiti a Borgoricco perché è una località comoda per il lavoro di entrambi. Un buon compromesso per avere una casetta di proprietà, in mezzo alla campagna, dove crescere il loro bambino e nel contempo essere vicini a Padova. Non li conosceva quasi nessuno in paese. Nemmeno chi abita nel palazzo che sorge proprio di fronte alla loro abitazione. Il sindaco di Borgoricco, Giovanna Novello: «Non conosco la famiglia al centro di questa terribile vicenda, mi dicono che si sarebbero trasferiti da poco in paese - racconta - ho pensato se fosse il caso di far visita alla donna, poi ho ritenuto che il momento è troppo delicato ed è meglio rimanere in silenzio. Sono situazioni strazianti che fanno riflettere».

Il pubblico ministero ha ritenuto di non inviare neppure il medico legale sul posto. Provata per le percosse e per lo choc, la quarantenne non è stata in grado di riferire ai militari dell'arma cosa fosse successo esattamente. L'unica cosa certa è che la litigata è partita per una banale questione di gelosia ed è degenerata fino ad arrivare alle botte. Una volta capito che la moglie non sarebbe più tornata e che era pronta a denunciarlo, il 47enne ha deciso di farla finita. Ha preso la pistola, l'ha caricata e ha premuto il grilletto.
Marina Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino