New York inizio anni Novanta: Lee Israel è una biografa di talento col blocco dello scrittore. Ma non solo. Nè giovane nè bella, scontrosa e incline al bicchiere, non riesce a...
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Adattando per il grande schermo il romanzo autobiografico della stessa Israel, Marielle Heller si affida al grande talento drammatico della strepitosa Melissa McCarthy, attrice comica confinata in commedie blockbuster (Ghostbusters, Le amiche della sposa, Spy) per dare corpo, anima e dolenti sfumature tragiche a una donna in caduta libera che rifiuta ogni compromesso. Un'artista che scappa dall'intimità temendo di venir respinta, ma che nello stesso tempo cerca disperatamente un riconoscimento da un ambiente che non l'accetta, decisa a fingersi qualcun altro pur rimanendo fedele a se stessa. E tra atmosfere rarefatte, luci soffuse, ambienti chiusi come il cuore di Lee e battute al vetriolo sul mondo che respinge chi non ha successo, affiora l'amara riflessione sulla fragilità dell'arte della scrittura, arte potentissima e necessaria, ma nello stesso tempo incostante e instabile, mutevole come il soffio del vento e facilmente ostaggio dell'opinione altrui.
Chiara Pavan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino