LA SVOLTA PORDENONE Il centro di procreazione assistita dell'ospedale Santa Maria

LA SVOLTA PORDENONE Il centro di procreazione assistita dell'ospedale Santa Maria
LA SVOLTAPORDENONE Il centro di procreazione assistita dell'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone era tra i migliori d'Italia. Il verbo al passato trova un senso nella...

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LA SVOLTA
PORDENONE Il centro di procreazione assistita dell'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone era tra i migliori d'Italia. Il verbo al passato trova un senso nella data del 6 settembre, quando il reparto si è svuotato di medici e macchinari. Dal 23 di questo mese si ripartirà da Sacile, dove al posto delle chirurgie nascerà il nuovo polo decentrato che diventerà catalizzatore delle domande in arrivo dalle famiglie che per avere un figlio si affidano alla procedura assistita.

IL TRASLOCO
La decisione era stata presa ancora tre anni fa, e sulla tabella di marcia del trasloco c'è già un segno rosso che indica un ritardo di circa un anno. Il team medico del centro di procreazione medicalmente assistita di Pordenone, guidato da Francesco Tomei, riempirà gli spazi lasciati vuoti all'ospedale di Sacile, che in questo modo sarà nobilitato dall'arrivo di un polo a cui negli anni si sono rivolte centinaia di persone.
Si è trattato di un'operazione complessa, dal momento che per la conservazione degli spermatozoi e degli ovuli servono apparecchiature che funzionano grazie all'azoto liquido conservato a temperature inferiori ai 200 gradi sottozero. Il nuovo reparto all'interno dell'ospedale di Sacile ha richiesto uno sforzo importante da parte dell'Azienda sanitaria, che ha trasformato un'ala del polo medico sul Livenza nel centro all'avanguardia che prima si trovava a Pordenone.
I DUBBI
L'unica perplessità, al momento, è rappresentata dalla cosiddetta bozza segreta, che ridefinirebbe la spina dorsale del sistema sanitario regionale e che - stando ai timori che serpeggiano - potrebbe trasferire il polo per la procreazione medicalmente assistita a Trieste. Un'eventualità che sino ad oggi non trova il riscontro oggettivo dei fatti, e un'ulteriore testimonianza di ciò è rappresentata proprio dalla nascita del centro a Sacile.
Negli anni, a Pordenone, il polo per la procreazione medicalmente assistita ha ricevuto e gestito più di un migliaio di pazienti: famiglie che hanno concepito e dato alla luce un figlio grazie alla professionalità del team medico locale.

M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATAÊ
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Il Gazzettino