LA STRETTA DI MANO BELLUNO Il muro è stato abbattuto, l'accordo firmato.

LA STRETTA DI MANO BELLUNO Il muro è stato abbattuto, l'accordo firmato.
LA STRETTA DI MANOBELLUNO Il muro è stato abbattuto, l'accordo firmato. Due azioni fortemente simboliche segnano il passo dell'iter del progetto di recupero dell'ex chiesa dei...

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LA STRETTA DI MANO
BELLUNO Il muro è stato abbattuto, l'accordo firmato. Due azioni fortemente simboliche segnano il passo dell'iter del progetto di recupero dell'ex chiesa dei Gesuiti, all'interno del compendio dell'ex caserma Tasso. Il muro che ne chiudeva l'accesso da via Tasso, simbolica chiusura di quell'antico spazio alla città avvenuta in età napoleonica, è stato abbattuto e, oggi, si cerca solo l'apertura.

LA SFIDA
Sul serio. Il Comune lancia l'appello alla popolazione, alle associazioni e ai cittadini di buona volontà perché si facciano avanti per presiedere lo spazio e consentirne la fruibilità da qui all'avvio del cantiere, previsto probabilmente il prossimo anno. Perché i bellunesi si rendano conto del prima e del dopo, di come il luogo cambierà su progettazione del gruppo di architetti guidati da TA Architettura. «La sfida adesso è questa: cercare qualcuno che, per qualche ora a settimana, sia disposto a stare qui per consentire l'apertura del sito e, quindi, la sua visita spiega l'assessore alla rigenerazione urbana, di cui è parte il recupero dell'ex chiesa, Franco Frison . Il Comune, chiaro, non può farcela». Un'idea che è subito piaciuta anche al precedente padrone di casa, il direttore dell'Agenzia del demanio regionale Dario Di Girolamo. Sarebbe interessante ha detto ieri, durante la visita al vecchio tempio sconsacrato organizzare eventi, concerti, chiamare band locali, portare mostre e spettacoli quest'estate. Il luogo è già una meraviglia così. Si vedrà, certo è che oggi non c'è più il muro dietro il portone verde affacciato su via Tasso e Palazzo Rosso ha tanta voglia di mostrare il bene alla città.
LA FIRMA
Altra azione simbolica, questa avvenuta ieri mattina in municipio, è stata la sottoscrizione dell'accordo che ha sancito il passaggio a titolo gratuito dall'Agenzia del Demanio al Comune di Belluno della proprietà. «È un passo importante per noi ha spiegato, dopo la firma, Frison perché ci permette di arrivare alla conferenza dei servizi del prossimo 31 maggio, quando discuteremo di tutti i progetti di rigenerazione urbana, con la proprietà della struttura». Soddisfazione anche da parte del rappresentante dello Stato. «Abbiamo concluso il passaggio di trasferimento di questo bene sulla base delle norme sul federalismo ha spiegato Di Girolamo e come Agenzia, stiamo lavorando molto bene con il Comune di Belluno anche su altri progetti: lo Stato è proprietario di diversi beni, molti dei quali sono oggetto di un progetto di riqualificazione completa. Ci sono già fondi stanziati per il recupero della Fantuzzi, per esempio, ed in questo modo lo Stato farà registrare anche dei risparmi: alcuni uffici statali oggi occupano edifici privati, e grazie a questo progetto concordato con il Comune potremo lasciare queste strutture ed eliminare così il costo degli affitti».
IL PROGETTO

Nei giorni scorsi il gruppo di professionisti ha presentato al Comune il progetto definitivo, che dovrà essere esaminato e quindi validato. Il passaggio successivo sarà quindi la stesura dell'esecutivo, da inviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri entro la scadenza dell'8 giugno.
Alessia Trentin
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Il Gazzettino