La strada da percorrere per arrivare alla fine del tunnel è ancora lunga, ma

La strada da percorrere per arrivare alla fine del tunnel è ancora lunga, ma
La strada da percorrere per arrivare alla fine del tunnel è ancora lunga, ma di passi avanti ne sono stati fatti, e i risultati sono tangibili: ieri i contagi sono stati in tutto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La strada da percorrere per arrivare alla fine del tunnel è ancora lunga, ma di passi avanti ne sono stati fatti, e i risultati sono tangibili: ieri i contagi sono stati in tutto 164 mentre i ricoveri in area non critica sono ulteriormente scesi a 380 (sotto Natale erano abbondantemente sopra quota 500) , complici le restrizioni imposte dalle zone rosse e arancioni del periodo natalizio. E se si dovesse continuare su questa strada gli ospedali potranno riprendere una grossa parte delle attività ordinarie, al momento ferme causa Covid. «Da quando è iniziata la pandemia le prestazioni urgenti sono sempre state garantite - afferma il direttore generale dell'Usl 2 Fracesco Benazzi - reparti come quelli di cardiochirurgia e neurochirurgia, ad esempio, non hanno mai smesso di lavorare. Tutto il settore oncologico, traumatologico o ginecologico ha continuato a essere attivo. Siamo nell'ordine del 40% delle prestazioni sanitarie su cui la pandemia non ha influito. Ma se la pressione sugli ospedali continuerà a scendere siamo pronti a riprendere tutta una serie di altre attività». «Non bisogna però abbassare la guardia -ammonisce il dg- e ci preoccupa l'evoluzione delle varianti inglese e brasiliana del virus».

Pavan, Filini, Bon e Favaro
alle pagine II, III e V
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino