La strada da percorrere per arrivare alla fine del tunnel è ancora lunga, ma

Lunedì 18 Gennaio 2021
La strada da percorrere per arrivare alla fine del tunnel è ancora lunga, ma di passi avanti ne sono stati fatti, e i risultati sono tangibili: ieri i contagi sono stati in tutto 164 mentre i ricoveri in area non critica sono ulteriormente scesi a 380 (sotto Natale erano abbondantemente sopra quota 500) , complici le restrizioni imposte dalle zone rosse e arancioni del periodo natalizio. E se si dovesse continuare su questa strada gli ospedali potranno riprendere una grossa parte delle attività ordinarie, al momento ferme causa Covid. «Da quando è iniziata la pandemia le prestazioni urgenti sono sempre state garantite - afferma il direttore generale dell'Usl 2 Fracesco Benazzi - reparti come quelli di cardiochirurgia e neurochirurgia, ad esempio, non hanno mai smesso di lavorare. Tutto il settore oncologico, traumatologico o ginecologico ha continuato a essere attivo. Siamo nell'ordine del 40% delle prestazioni sanitarie su cui la pandemia non ha influito. Ma se la pressione sugli ospedali continuerà a scendere siamo pronti a riprendere tutta una serie di altre attività». «Non bisogna però abbassare la guardia -ammonisce il dg- e ci preoccupa l'evoluzione delle varianti inglese e brasiliana del virus».
Pavan, Filini, Bon e Favaro
alle pagine II, III e V
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