La storia di Temistocle, tartaruga abbandonata in fin di vita

La storia di Temistocle, tartaruga abbandonata in fin di vita
FONZASOVagava in fin di vita per le campagne di Fonzaso, in zona Calderal. È stato trovato vicino ad un ruscello, magrezza al limite della morte, polmonite, micosi al carapace,...

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FONZASO
Vagava in fin di vita per le campagne di Fonzaso, in zona Calderal. È stato trovato vicino ad un ruscello, magrezza al limite della morte, polmonite, micosi al carapace, narici ostruite, infezioni agli occhi e disidratazione. Tuttavia la storia di Temistocle, sfortunata tartaruga d'acqua vittima dell'abbandono, è a lieto fine. A salvargli la vita è stato un uomo che, nel raggiungere il suo terreno in campagna, ai primi di aprile si è imbattuto in questo animale esotico che poco aveva a che fare con la fauna locale. Difficilmente la tartaruga d'acqua era scappata, molto più probabilmente era stata abbandonata. L'uomo l'ha raccolta e l'ha tenuta con sé una settimana, quindi l'ha consegnata ai volontari di Lav Lega anti-vivisezione di Belluno. Da quel momento, accertate le condizioni gravissime della testuggine, è partita la corsa contro il tempo per curarla. La tartaruga è del tipo Trachemys scripta elegans detta dalle orecchie rosse, ovvero un esemplare con macchie rosse ai lati della testa. «L'ho tenuto con me una settimana, ma non mangiava e si capiva che stava male spiega Kelly Callegher, referente provinciale per l'associazione animalista -, quindi l'abbiamo portato in clinica e il veterinario ci ha detto che non c'era altra scelta che il ricovero».

Incapace di mangiare e anche di aprire la bocca, Temistocle, così è stato ribattezzato dal gruppo, è rimasto in ambulatorio 20 giorni, nutrito con il sondino e sottoposto a molte cure. «Dopo 3 giorni di ricovero la clinica ha chiamato per rassicurarci prosegue Callegher -. Ora sta bene, è attivo, mangia e ha solo bisogno di sole per scaldarsi. Purtroppo per lui il recupero definitivo lo avrà solamente dopo aver ricostruito il carapace, perché ha una micosi importante. E veniamo al tasto dolente. Fino ad ora le spese per lui ammontano a 450 euro, questa cifra è solo la metà del reale costo perché siamo un associazione e il veterinario ci è venuto incontro. Ora per la ricostruzione del guscio aggredito dal fungo servono altri 400 euro. Se qualcuno volesse aiutarci, anche solo con una piccolissima somma, ne saremmo grati». L'abbandono è un reato, perseguibile dalla legge. «Ne avvengono di continuo. La gente acquista questi animali ma poi, quando diventano grandi e hanno bisogno di vasche adatte, con filtri e cambi d'acqua, non se la sente più di tenerli e li libera in ambiente. Significa condannarli a morte conclude l'attivista . Poi nel caso di Temistocle, un esemplare di Trachemys scripta elegans, si tratta di specie considerate infestanti». Chi volesse offrire un contributo può rivolgersi al numero 3290439861.
Alessia Trentin
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Il Gazzettino