LA STATISTICA PORDENONE Copertura vaccinale con una dose dell'antidoto, il Friuli

LA STATISTICA PORDENONE Copertura vaccinale con una dose dell'antidoto, il Friuli
LA STATISTICAPORDENONE Copertura vaccinale con una dose dell'antidoto, il Friuli Venezia Giulia è ai vertici d'Italia. E questo soprattutto perché la Regione si è attenuta in...

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LA STATISTICA
PORDENONE Copertura vaccinale con una dose dell'antidoto, il Friuli Venezia Giulia è ai vertici d'Italia. E questo soprattutto perché la Regione si è attenuta in modo fedele a quelle che sono sempre state le indicazioni fornite nel tempo dalla gestione commissariale dell'emergenza, cioè dal generale Francesco Paolo Figliuolo e dal ministero della Salute.

LA PROGRESSIONE
Il Friuli Venezia Giulia è la terza regione italiana ad aver raggiunto la quota del 50 per cento di cittadini vaccinati con la prima dose del vaccino. Prima ci erano arrivate Campania e Molise. E non è un dato da poco. Non si tratta, in questo caso, di quelle che il presidente Fedriga ha definito a più riprese come «classifiche inutili e dannose», ma della cartina al tornasole della gestione dei compiti assegnati dal governo. Si può notare, infatti, come invece in due fasce specifiche legate all'età delle persone, il Friuli Venezia Giulia sia invece più indietro rispetto ad altre parti del paese. Questo perché ci si è attenuti alle specifiche inviate nel tempo dalle autorità nazionali. Un esempio? I sessantenni. Ci sono regioni che per questa fascia hanno usato anche vaccini diversi da AstraZeneca e che oggi possono vantare una quota di richiami più alta. In Friuli Venezia Giulia, invece, si è utilizzato come da piano il siero di Oxford e la quota delle seconde dosi somministrate è pari al 16,1 per cento della popolazione. Le prime dosi, invece, arrivano oltre il 70 per cento della copertura nella fascia d'età presa in considerazione. Per fare un altro esempio, la copertura con doppia dose tra i cinquantenni è oltre il 21 per cento. In questa fascia si utilizzano i prodotti realizzati dalle aziende americane Pfizer e Moderna e i richiami sono più a breve termine. Ecco perché la quota delle seconde dosi è superiore. «Abbiamo seguito alla lettera i piani nazionali», ha confermato il vicepresidente della Regione, Riccardo Riccardi. Un tema di fondamentale importanza in queste ore, dal momento che molte altre regioni si trovano in difficoltà dopo aver realizzato maxi-eventi e giorni di vaccino libero utilizzando anche sieri sconsigliati da tutte le autorità per determinate fasce d'età.
L'INIZIATIVA

A Lignano in estate arriveranno i vaccini di massa. «A Lignano Sabbiadoro, ha precisato Riccardi, abbiamo infatti già provveduto a risolvere il problema della guardia medica, autorizzato un punto tamponi aperto su iniziativa del comune, ampliate le sedute vaccinali a Latisana e un nuovo hub per i vaccini anche a Lignano per il 22 e 23 giugno che consentirà nuove dosi ad altre 1000 persone. Uno sforzo importante, ha specificato Riccardi, che però non si ferma a Lignano: avvieremo la campagna vaccinale anche a Grado, e sempre con un occhio di riguardo alle realtà turistiche, a Tarvisio con soluzioni mirate anche ad altre località della montagna friulana». Un invito di più a vaccinarsi, fronte mare e nella località turistica più conosciuta.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino