La solidarietà trionfa sul denaro immorale

La solidarietà trionfa sul denaro immorale
Fattorino filosofo si appropria di una enorme somma di denaro proveniente da una rapina e deve poi trovare il modo per utilizzarlo e non è facile. Chi meglio di un importante...

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Fattorino filosofo si appropria di una enorme somma di denaro proveniente da una rapina e deve poi trovare il modo per utilizzarlo e non è facile. Chi meglio di un importante consulente fiscale abituato a far sparire nei paradisi fiscali le ricchezze dei potenti? Essere intelligenti e retti nella società attuale sembra essere un problema e anche un handicap, mentre la follia e la corruzione sociale paga. Così vale per gli imperativi categorici etici perché funziona meglio la morale, o immorale, individuale. Denys Arcand conclude la trilogia sulla malattia terminale della contemporaneità con una commedia che resta sul ciglio della favola, una delicata parabola con personaggi che dapprima sembrano cliché per diventare altro mostrando che nessuno è quel che sembra o vorrebbe essere e che il denaro è il motore della (im)morale umana. Il regista canadese stempera il saggio anticapitalistico in un action movie dai toni leggeri che colpiscono il bersaglio anche se è meno caustico di Le invasioni barbariche e con un happy end alla Robin Hood che sembra alludere che alla potenza criminale del denaro si può opporre la bellezza della solidarietà.

Giuseppe Ghigi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino