LA REPLICATREVISO Non potevano passare inosservate le parole di Davide Visentin (Lista Conte) che ha annunciato di voler lavorare per chiudere il centro sociale Django e di aver...
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TREVISO Non potevano passare inosservate le parole di Davide Visentin (Lista Conte) che ha annunciato di voler lavorare per chiudere il centro sociale Django e di aver messo in campo degli avvocato per studiare la convenzione Open Piave e trovare vizi tali da poterla rompere. Antonella Tocchetto (Pd) replica immediatamente: «Rivendico la grande capacità del sindaco Giovanni Manildo e dell'assessore Manfio nella redazione dell'accordo per l'uso del complesso immobiliare ex caserma Piave. Un luogo che è ritornato ad uso dei cittadini dopo che le Giunte Gobbo-Gentilini lo avevano lasciato chiuso, abbandonato rendendolo peraltro pericoloso per la salute dei cittadini. Consiglio ad un neo consigliere di studiare prima di parlare leggendo gli atti amministrativi precedenti e il loro valore». La Tocchetto promette massima attenzione: «Vigilerò attentamente affinché non vi sia sin da subito spreco di denaro pubblico da parte della nuova amministrazione affidando incarichi a professionisti esterni per valutare gli atti amministrativi della giunta Manildo».
Anche Luigi Calesso (Coalizione Civica) risponde duramente a Visentin: «Che cosa dobbiamo aspettarci a questo punto dall'attuale amministrazione, se verrà seguita la linea Visentin? Quali altre associazioni, quali cittadini, quali aziende rischieranno di veder messe in discussione convenzioni o concessioni non perché al loro termine la nuova giunta (legittimamente) deciderà di non rinnovarli, ma perché qualcuno cercherà dei vizi giuridici per annullarle? Il problema non è solo il Django, il problema sono i diritti dei cittadini che rischiano di essere messi in discussione da una visione assolutamente discrezionale dell'attività amministrativa».
P. Cal.
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Il Gazzettino