LA REPLICA
TREVISO Non potevano passare inosservate le parole di Davide Visentin

Sabato 23 Giugno 2018
LA REPLICA
TREVISO Non potevano passare inosservate le parole di Davide Visentin (Lista Conte) che ha annunciato di voler lavorare per chiudere il centro sociale Django e di aver messo in campo degli avvocato per studiare la convenzione Open Piave e trovare vizi tali da poterla rompere. Antonella Tocchetto (Pd) replica immediatamente: «Rivendico la grande capacità del sindaco Giovanni Manildo e dell'assessore Manfio nella redazione dell'accordo per l'uso del complesso immobiliare ex caserma Piave. Un luogo che è ritornato ad uso dei cittadini dopo che le Giunte Gobbo-Gentilini lo avevano lasciato chiuso, abbandonato rendendolo peraltro pericoloso per la salute dei cittadini. Consiglio ad un neo consigliere di studiare prima di parlare leggendo gli atti amministrativi precedenti e il loro valore». La Tocchetto promette massima attenzione: «Vigilerò attentamente affinché non vi sia sin da subito spreco di denaro pubblico da parte della nuova amministrazione affidando incarichi a professionisti esterni per valutare gli atti amministrativi della giunta Manildo».
Anche Luigi Calesso (Coalizione Civica) risponde duramente a Visentin: «Che cosa dobbiamo aspettarci a questo punto dall'attuale amministrazione, se verrà seguita la linea Visentin? Quali altre associazioni, quali cittadini, quali aziende rischieranno di veder messe in discussione convenzioni o concessioni non perché al loro termine la nuova giunta (legittimamente) deciderà di non rinnovarli, ma perché qualcuno cercherà dei vizi giuridici per annullarle? Il problema non è solo il Django, il problema sono i diritti dei cittadini che rischiano di essere messi in discussione da una visione assolutamente discrezionale dell'attività amministrativa».
P. Cal.
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