LA REPLICA BELLUNO «Nessuna intenzione di non pagare, abbiamo chiesto la

LA REPLICA BELLUNO «Nessuna intenzione di non pagare, abbiamo chiesto la
LA REPLICABELLUNO «Nessuna intenzione di non pagare, abbiamo chiesto la fattura». L'associazione di promozione sociale italo marocchina Tifawin risponde alle accuse rivolte dal...

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LA REPLICA
BELLUNO «Nessuna intenzione di non pagare, abbiamo chiesto la fattura». L'associazione di promozione sociale italo marocchina Tifawin risponde alle accuse rivolte dal proprietario dell'albergo ristorante Capri di Ponte nelle Alpi. «Non corrisponde affatto a verità che la nostra associazione non intenda pagare, abbiamo solo chiesto l'emissione della fattura a nostro nome per effettuare il pagamento fa sapere il vice presidente del sodalizio marocchino, Bahenni El Houssaine -. Con il ristorante non c'è accordo sul numero dei pasti serviti, ma su questo sarà ben possibile trovare un accomodamento e eventualmente richiedere una decisione al giudice. Le dichiarazioni del ristoratore appaiono assai lesive della reputazione dell'Associazione e dei suoi membri, in quanto del tutto gratuite». Il fatto all'origine del battibecco risale a domenica 11 marzo quando i vertici della neonata associazione Tifawin avevano organizzato un grande pranzo al ristorante di Camillo Villani in Rione Santa Caterina. In quell'occasione le cucine avevano sfornato 3 agnelli portati dagli stessi clienti e avevano preparato per tutti risotto al radicchio di Treviso. Tutto era filato liscio, il cibo aveva lasciato contenta la compagnia e il clima era di festa. Il problema è sorto nei giorni successivi quando il proprietario dell'attività ha preteso il pagamento del servizio. Subito è sorta una diatriba attorno al numero di invitati, 40 secondo l'associazione, 99 secondo Villani e di conseguenza le due parti hanno iniziato a scontrarsi sui costi del pranzo senza arrivare, finora, ad un accordo. Villani, arrabbiato, ha denunciato al giornale il comportamento dei membri dell'associazione dichiarando di aver cercato di ottenere la somma senza riuscirci mentre Tifawin, da parte sua, si dice in totale buona fede e del tutto decisa a pagare una volta raggiunto l'accordo.

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Il Gazzettino