«L'amministratore di condominio ha tirato un pugno allo stomaco a un inquilino». Questa la telefonata arrivata l'altra sera al centralino del 113, con la richiesta che i...
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Uno dei partecipanti alla riunione ha assicurato ai poliziotti che l'amministratore gli avrebbe tirato un pugno nello stomaco, a seguito di una lite nata per la gestione economica dell'edificio, tanto che per questo motivo i condòmini hanno anche sporto denuncia alla guardia di finanza. Dopo l'arrivo della polizia la situazione era tornata tranquilla e nessuno ha presentato querela. Nemmeno la persona che aveva lamentato di essere stata vittima del pugno.
«La riunione - evidenzia Paolo Correzzola - è stata accesa perché tra le 20 persone intervenute, due erano particolarmente facinorose. Entrambi sperano di risolvere i loro problemi con il condominio mettendo in piedi queste sceneggiate, ma tutti hanno visto che sono innocente. Non ho tirato un pugno a nessuno e chiunque lo può testimoniare».
La faccenda, a quanto pare, affonda le radici nel passato. La lite sarebbe solo l'ultima puntata di una guerra tra gli inquilini e l'amministratore, combattuta a colpi di denunce, ingiunzioni, perizie e contro perizie. E non è nemmeno la prima volta che le forze dell'ordine devono intervenire per sedare risse e discussioni particolarmente accese.
L'anno scorso un condòmino, a nome di tutti gli altri residenti del palazzo, aveva raccontato che l'edificio era rimasto senza acqua calda perché la società del gas aveva chiuso i rubinetti per morosità anche se, secondo gli inquilini, i soldi nel conto corrente del condominio c'erano.
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Il Gazzettino