LA POLEMICA TREVISO «Il decreto Salvini non farà che aumentare il numero

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LA POLEMICATREVISO «Il decreto Salvini non farà che aumentare il numero di clandestini. Compresi quelli che hanno già iniziato un percorso di integrazione. E alla fine...

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LA POLEMICA
TREVISO «Il decreto Salvini non farà che aumentare il numero di clandestini. Compresi quelli che hanno già iniziato un percorso di integrazione. E alla fine sorgeranno grandi centri di accoglienza, con tutte le relative difficoltà di gestione. Sembra paradossale, ma è così. I rimpatri saranno praticamente impossibili. Non converrebbero nemmeno a livello economico. A questo punto, come ho già suggerito ad alcuni leghisti, meglio pensare a una sanatoria». A dirlo Nicola Atalmi, referente della Cgil di Treviso, che è andato dritto al punto durante l'incontro Decreto sicurezza. Siamo sicuri?, organizzato dal sindacato ieri pomeriggio nella sala verde di palazzo Rinaldi, sede del Comune di Treviso.

I TIMORI
La Cgil è preoccupata in particolare per gli effetti della combinazione del decreto Salvini con il tagli alle attività di accoglienza dei richiedenti asilo. Il ministro dell'Interno punta a risolvere ogni nodo rimpatriando quante più persone possibile. Ma per il sindacato le cose non saranno così semplici. Anzi. «Una cosa è la propaganda, altra cosa è la realtà dice il sindacalista vale anche per gli sbarchi. Stanno continuando, pur in misura minore a causa dell'inverno. Ma non se ne parla più. Così sembra che il problema sia stato risolto». Per la Cgil quel che è certo è che si dovrà dire addio al progetto dell'accoglienza diffusa per integrare al meglio i migranti. «Il combinato disposto tra il decreto Sicurezza e i nuovi bandi per la gestione dell'accoglienza ci dicono che inevitabilmente sorgeranno grossi centri. Proprio quelli che si voleva evitare avverte Atalmi questi saranno pieni di migranti in attesa di una risposta dalla commissione sulla loro richiesta di asilo. E quando arriverà il diniego cosa succederà? Sarà molto, molto difficile accompagnarli nei loro Paesi di origine».
IL PERICOLO

Se rimarranno qui, si ritroveranno per strada a vivere da clandestini, senza più i documenti in regola. «Questo governo è particolarmente sensibile alla pace fiscale per regolarizzare le varie posizioni conclude Atalmi con una provocazione con lo stesso ragionamento, visto che adesso hanno fermato l'invasione che dicevano esserci, potrebbero pensare a una sanatoria per i migranti. Alla luce delle difficoltà per quanto riguarda i rimpatri, un percorso praticamente impossibile, anche solo per nostro tornaconto ci converrebbe puntare finalmente all'integrazione».
M.F.
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Il Gazzettino