La poesia dello sguardo di un bambino alla scoperta del mondo, in un candido paesaggio immerso nella neve. Due giovani autori, il francese Damien Manivel e il giapponese Kohei...
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Diviso un tre capitoli il disegno, il mercato del pesce, il lungo sonno - Takara si insuinua con la purezza della neve nel rapporto tra un padre e un figlio, nel loro quotidiano che scorre lungo binari che testimoniano la presenza l'uno dell'altro (un disegno, un berrettino, il rumore di un motore), mentre passano le ore, i giorni, le stagioni. Proprio come ricordano le note di Vivaldi in apertura del film. E ammirando questo piccolo Buster Keaton che mai si dà per vinto sulle strade ghiacciate trascinando a fatica uno zainetto, il film si insinua un po' alla volta nel cuore dello spettatore con una forza inaspettata, depositandosi nella memoria come una bella fiaba contemporanea.
Chiara Pavan
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Il Gazzettino