LA NOVITÀ TREVISO Vaccini anti Covid: si cambia passo. Da lunedì i

LA NOVITÀ TREVISO Vaccini anti Covid: si cambia passo. Da lunedì i
LA NOVITÀTREVISO Vaccini anti Covid: si cambia passo. Da lunedì i centri straordinari dove vengono eseguite le iniezioni funzioneranno 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20, a ciclo...

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LA NOVITÀ
TREVISO Vaccini anti Covid: si cambia passo. Da lunedì i centri straordinari dove vengono eseguite le iniezioni funzioneranno 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20, a ciclo continuo. E ne verrà aperto uno nuovo. L'ex ospedale Guicciardini di Valdobbiadene si aggiungerà ai quattro già attivati, tra il Bocciodromo di Villorba, l'ex Foro Boario di Oderzo, il Palaingresso di Godega e il centro culturale di Riese. La svolta arriva in occasione dell'ampliamento delle vaccinazioni. Dopo i trevigiani nati nel 1941 e 1940, dall'8 marzo l'Usl inizierà a immunizzare anche i nati nel 1939 e 1929, cioè gli 82enni e i 92enni (i primi sono 7.500 e i secondi 2.490).

L'ITER
«È il passo che farà decollare la campagna vaccinale spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria d'ora in poi attendiamo 20mila dosi a settimana. Somministreremo la prima a tutti gli over 80 entro fine marzo. Per poi fare la seconda entro metà aprile». Sono 60mila persone (escluse quelle in casa di riposo, che hanno seguito un percorso dedicato). Da aprile toccherà ai cittadini con meno di 80 anni. «Quando avremo un numero sufficiente di dosi premette Benazzi faremo 5mila vaccinazioni al giorno. Noi siamo pronti. Anzi, con la collaborazione dei medici di famiglia si potrebbe salire anche a 10mila». Lunedì intanto arriveranno 9.300 dosi di Pfizer e 13mila di AstraZeneca. E per il 15 marzo sono attese altre 10mila dosi di Pfizer, 4mila di Moderna e 9.200 di AstraZeneca. Numeri che non si erano ancora mai visti. La sfida ora è contro il tempo. L'obiettivo è vaccinare quante più persone possibile prima dell'eventuale e temuta terza ondata.
CASI IN AUMENTO
L'Usl ha già avvertito che si attende un considerevole aumento dei contagi dalla metà di marzo. Cioè tra una settimana. I segnali ci sono già tutti. Il 16 febbraio il tasso dei positivi era di 78 su mille. Adesso si è saliti a 137 su mille. Il parametro Rt della Marca resta a un livello critico. Nelle ultime ore si è attestato a 0,98. Poco sotto l'1, soglia oltre la quale l'epidemia è considerata in espansione. Sono aumentati anche i tamponi richiesti ai Covid Point. Tanto che l'Usl sta valutando la riapertura di quelli di Castelfranco e Casier. Ormai sembra solo una questione di tempo. Le preoccupazioni maggiori arrivano ancora una volta dal distretto di Asolo. Nel Covid Point dell'ex Velo di Altivole il rapporto tra positività e tamponi eseguiti è tornato a toccare quota 10%. «Se si tornerà in fascia arancione sarà colpa delle persone che continuano a non rispettare le misure anti Covid sottolinea Benazzi è vero che la variante inglese gira di più. Ma dobbiamo anche dire che ci sarebbero meno difficoltà se ogni cittadino, a partire dai più giovani, facesse la propria parte per scongiurare l'incremento dei contagi.
IL BILANCIO

Anche ieri è arrivato un chiaro segnale. Nelle ultime 24 ore nella Marca sono emerse 255 nuove positività. E di pari passo sono aumentati i trevigiani che stanno combattendo contro l'infezione da Covid. Adesso sono 2.719. Esattamente 159 in più in un solo giorno. La buona notizia è che per il momento i ricoveri restano sostanzialmente stabili. Ad oggi sono 138 i pazienti positivi in ospedale: 124 nei reparti ordinari e 14 in terapia intensiva. Ieri tre persone che erano state contagiate hanno perso la vita. Con questi ultimi, sale a 1.581 la conta dei decessi registrati nella Marca in poco più di un anno di epidemia.
M.Fav.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino