La notte brava a Jesolo: resse senza mascherina

La notte brava a Jesolo: resse senza mascherina
IL CASOJESOLO In spiaggia senza alcuna regola. Di giorno distesi sulla battigia, di notte in mezzo a lettini e ombrelloni, ballando e bevendo alcolici alla faccia dell'ordinanza...

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IL CASO
JESOLO In spiaggia senza alcuna regola. Di giorno distesi sulla battigia, di notte in mezzo a lettini e ombrelloni, ballando e bevendo alcolici alla faccia dell'ordinanza firmata dal sindaco Valerio Zoggia per fermare gli eccessi degli ultimi tempi. Senza dimenticare le misure anti-contagio che impongono ancora il distanziamento e l'uso della mascherina. Ad aggiungersi, giusto per non farsi mancare nulla, c'è anche il ballo di gruppo attuato da un centinaio di giovanissimi sul tratto di mare antistante a piazza Mazzini, tutti ammassati per assistere ad un'esibizione di twerking tutt'altro che sensuale. E' la sintesi del sabato di follia vissuto da Jesolo, dal pomeriggio a notte fonda. Dopo il caso del Pride Village, dove nella serata di apertura la gente ha ballato senza distanziamento e con le mascherine abbassate, il nuovo fronte è rappresentato dalla spiaggia jesolana. I protagonisti in questo caso sono soprattutto giovani e giovanissimi, spesso poco più che adolescenti, calati in massa in città per il weekend. Ma senza rispettare alcuna regola, o quasi.

SENZA DISTANZIAMENTO
Al pomeriggio le criticità maggiori si sono registrati nel tratto centrale, quello compreso tra piazza Mazzini e piazza Drago, con migliaia di pendolari, soprattutto giovani, distesi sulla battigia senza alcun distanziamento. Praticamente una beffa per i gestori degli stabilimenti, che anche quest'anno sono stati costretti ad attuare rigidi protocolli con spazi vitali minimi di 12 metri quadrati per ogni ombrellone e rigorose sanificazioni delle attrezzatture. Durissima la reazione di Renato Martin, presidente di Federconsorzi, la realtà che rappresenta i consorzi della spiaggia di Jesolo: «Questi episodi dice a muso duro sono la migliore risposta a chi nelle scorse settimane ci ha attaccato per la nostra proposta di garantire l'accesso su prenotazione anche sulla battigia che resterebbe gratuita ma appunto con accesso regolamentato. E' l'unico modo per far rispettare il distanziamento e garantire un minimo di regole».
NOTTE IN RIVA

Nella realtà la situazione alla sera non è cambiata di molto, perché soprattutto la spiaggia di piazza Mazzini è stata letteralmente presa d'assalto da centinaia di giovani che hanno passato la notte in riva al mare. Nulla di particolarmente romantico, ma i soliti alcolici consumati in compagnia alternati ai balli di gruppo, ovviamente senza distanziamento e mascherine. E in più in mezzo ai lettini e ombrelloni, nonostante la staccionata che delimita l'area in concessione, scavalcata più o meno agevolmente. Amareggiato, e per certi versi deluso, il sindaco Valerio Zoggia che sabato notte ha fatto diversi sopralluoghi tra piazza Mazzini e l'arenile per verificare la situazione, accertando anche che un locale non servisse alcolici a minorenni. «Il primo dato che emerge commenta Zoggia è che in appena due settimana quasi la totalità dei giovani presenti in città non usa più le mascherine, è una situazione che deve fare riflettere: l'eliminazione del coprifuoco non significa un liberi tutti, faremo dei controlli anche su questo fronte ma è difficile: come si fa a fermare migliaia di persone?». A continuare, per tutta l'estate, saranno ovviamente anche i controlli anti-alcol: 13 sabato le sanzioni da 200 euro comminate dagli agenti della Polizia locale. «Alzeremo ancora il livello dei controlli conclude il sindaco e continueremo a chiedere rinforzi».
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino