LA NOMINA PADOVA Sono undici i Cavalieri dell'Euganea, uomini e donne della sanità

LA NOMINA PADOVA Sono undici i Cavalieri dell'Euganea, uomini e donne della sanità
LA NOMINAPADOVA Sono undici i Cavalieri dell'Euganea, uomini e donne della sanità padovana che, per il loro fondamentale contributo nella gestione e nel contrasto della pandemia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA NOMINA
PADOVA Sono undici i Cavalieri dell'Euganea, uomini e donne della sanità padovana che, per il loro fondamentale contributo nella gestione e nel contrasto della pandemia di Covid-19, si sono meritati una delle più alte onorificenze riconosciute in Italia per i servigi resi nell'interesse della nazione. Insieme a loro molti altri personaggi di spicco della società padovana, scienziati, dirigenti medici e uomini e donne impegnati nel volontariato.

A nominarli Cavalieri dell'Ordine Al merito della Repubblica Italiana il 27 dicembre scorso, ricorrenza della promulgazione della Costituzione italiana, è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella su proposta del presidente del Consiglio dei ministri.
Adesso i loro nomi sono stati inseriti in Gazzetta Ufficiale. Oltre all'allora direttore generale, Domenico Scibetta, e al direttore sanitario, dottoressa Patrizia Benini, tra gli undici Cavalieri al merito dell'Ulss 6 Euganea ci sono la dottoressa Ivana Simoncello (direttore Dipartimento Prevenzione), la dottoressa Lorena Gottardello (Uoc Prevenzione), il dottor Fabio Baratto (direttore Uoc Anestesia e Rianimazione dell'ospedale di Schiavonia), la dottoressa Lucia Anna Carmela Leone (direttore Uoc Medicina Generale di Schiavonia), la dottoressa Maria Rita Marchi (direttore Uoc Pneumologia dell'ospedale di Cittadella), il dottor Gianclaudio Falasco (direttore Uoc Anestesia e Rianimazione dell'ospedale di Piove di Sacco), il dottor Giacomo Mezzapelle (biologo presso l'Uoc Laboratorio Analisi di Schiavonia), il dottor Alfeo Bonato (direttore facente funzione dell'UOC Anestesia e Rianimazione di Cittadella) e Fiorella Pelus, coordinatore infermieristico.
Insieme a loro come dicevamo altri personaggi del mondo sanitario come la dottoressa Annamaria Cattelan, direttrice del reparto di Malattie infettive all'ospedale, lo scienziato Andrea Crisanti, Lorella Diserò, l'ex direttore sanitario dell'ospedale Daniele Donato, don Luca Facco ex direttore della Caritas, Luciano Flor ora direttore generale della sanità veneta, Luca Lorigiola, Florita Luciano dirigente comunale, Giacomo Mezzapelle, Fiorella Pelus, Lucia Rossi, Giampietro Rupolo, presidente della Croce Rossa, Domenico Scibetta, Ivo Tiberio primario della rianimazione centrale, Roberto Vettor primario di Medicina, Liviano Vianello dirigente dello Spisal, Marco Baiocchi, Maria Rita Marchi, Vincenzo Gottardo, Luigi Di Carlo, Rosa Breda, Severino Marin, Maurizio Agnoletto ex dirgente dell'Ulss 17, Ettore Botter, Pietro Lion, Lucia Anna Carmela Leone, Emanuele Alecci presidente del Centro servizi volontariato. «Il riconoscimento giunge, tra l'altro, a valorizzare il particolare impegno profuso in questo anno di contrasto alla pandemia», recita la lettera firmata dal prefetto di Padova, Renato Franceschelli, e recapitata proprio in questi giorni agli undici Cavalieri al merito. È un'onorificenza a titolo personale che punta però a premiare un enorme lavoro di squadra e sforzo corale, nel quale sono coinvolti, in una staffetta quotidiana e ancora in corso, tutti i dipendenti e collaboratori dell'Ulss 6, ad ogni livello e con ogni tipo di incarico e responsabilità.

Tutto parte il 21 febbraio 2020, all'ospedale di Schiavonia. La diagnosi di Covid-19 e il primo decesso per Coronavirus d'Italia costrinsero l'organizzazione sanitaria veneta e padovana a un rapidissimo adeguamento, con la chiusura dell'Ospedale Madre Teresa di Calcutta e una risposta all'emergenza che ancora oggi continua senza sosta. Le tappe che hanno portato al riconoscimento sono diverse: dalla lunga notte di operatori e pazienti in un ospedale blindato, alla conversione a Covid Hospital provinciale; dal lockdown e la zona rossa, alla guerra al Coronavirus combattuta in corsia e nel territorio; dai tamponi molecolari, agli isolamenti.
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino