La morte di Eleonora: i genitori in contatto con il medico anti-chemio Paolo Rossaro

La morte di Eleonora: i genitori in contatto con il medico anti-chemio Paolo Rossaro
PADOVA - (M.A.) Convinto di dover curare la figlia Eleonora attraverso la medicina alternativa, nei mesi in cui la ragazza era malata papà Lino Bottaro ha più volte contattato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA - (M.A.) Convinto di dover curare la figlia Eleonora attraverso la medicina alternativa, nei mesi in cui la ragazza era malata papà Lino Bottaro ha più volte contattato il dottor Paolo Rossaro. Meglio conosciuto come medico anti-chemio, nel marzo del 2015 è stato condannato in via definitiva a un anno e sei mesi per omicidio colposo. La Cassazione aveva certificato l'esistenza del nesso di causalità tra le cure di medicina palliativa e la patologia di cui è morto Cristian Trevisan il 24 dicembre del 2007, camionista residente a Poiana Maggiore in provincia di Vicenza. Il trentacinquenne aveva abbandonato le cure tradizionali per seguire le terapie del medico padovano. La perizia disposta dalla Corte d'Appello aveva stabilito che il ritardato intervento chemioterapico su Trevisan, aveva effettivamente diminuito le sue possibilità di sopravvivenza e di guarigione. Insomma secondo l'accusa Lino Bottaro e la moglie Rina Benini, iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo aggravato dalla previsione dell'evento, hanno indotto la figlia a non sottoporsi alla chemioterapia per sconfiggere la leucemia linfoblastica acuta e a cercare cure alternative. Eleonora il 29 agosto dell'anno scorso, a diciotto anni compiuti da soli quindici giorni, è morta nel suo letto nell'abitazione di Bagnoli di Sopra in provincia di Padova. Ma il dottor Rossaro si è schierato in difesa dei genitori: «Con la famiglia Bottaro siamo amici da sempre. Era la ragazza che non voleva, era lei convinta, non i genitori. Lei sapeva della sua malattia e sapeva i rischi che correva. In quella santa famiglia i genitori hanno avuto soltanto il peccato di amare i propri figli». L'ordine dei medici ha aperto un provvedimento disciplinare nei riguardi di Rossaro e a breve ci sarà il verdetto.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino