«La mia linea Lardini donna s'ispira a Pippi Calzelunghe»

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IL BRAND
«La mia icona di riferimento per la linea donna di Lardini è Pippi Calzelunghe. Predominano i colori pastello, tipici dell'infanzia e dei suoi racconti, ma soprattutto vedo la protagonista una rivoluzionaria come me, una che ama provocare e che con la sua protesta spinge al cambiamento». Esordisce così Genea Lardini raccontando la sua collezione. Verrebbe da chiedersi per cosa protesti questa ragazza figlia d'arte. Eppure, la questione è proprio il cognome che porta. «Sicuramente essere figlia di Luigi (che disegna la collezione maschile e che ha fondato l'azienda insieme ai fratelli Andrea e Lorena) mi ha dato maggiori possibilità, ma si può dire che il nome di famiglia sia Lardini Uomo e questo è un po' una croce, perché vorrei che la linea femminile diventasse davvero indipendente».

SEMI COUTURE
Genea ha cominciato il suo percorso di studi lontano dalla moda: «Ho studiato all'Accademia d'Arte di Firenze e credo che questa esperienza mi serva ancora oggi. Poi sono passata alla Central Saint Martin di Londra e adesso sono qui, ma penso sempre che la pittura sia la mia strada e nel fine settimana mi dedico a fare ritratti». Nella collezione per la bella stagione mixa maschile e femminile: «L'outfit simbolo è quello che comprende il pantalone retrò con le caviglie e la vita stretta e affusolati e la giacca trasformata in body, da indossare come una camicia. Per la sera suggerisco una gonna a ruota o gli abiti semi couture con le stecche, che sono un tema che porterò avanti anche nelle future collezioni». Quando lavora desidera pulizia e procede di sottrazione. «La mia ricerca non finisce mai. Raccolgo immagini o scatto foto a look che mi colpiscono per strada ma anche a paesaggi e architetture. L'importante è che provochino in me un'emozione. Poi creo un collage che rielaboro e dal quale produco colori, stampe, silhouette». Le piace vestire le donne attive: «Se dovessi scegliere un personaggio rappresentativo opterei per l'attrice Emilia Clarke, lontana dai canoni standardizzati».

Anna Franco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino