ROMA - Per circa 15 milioni di pensionati l'accredito continuerà anche l'anno prossimo ad essere riscosso il primo del mese se si ha lavorato nel settore privato e il 16 se si...
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I sindacati avevano aspramente contestato quanto contenuto nella bozza del disegno di legge di stabilità circolata dopo l'approvazione del Consiglio dei ministri la settimana scorsa. L'Inps ha fatto sapere che la norma inserita nel testo all'esame della Ragioneria dello Stato va interpretata in modo restrittivo limitando lo slittamento solo ai titolari di doppia pensione Inps-Inpdap per permettere l'unificazione dei due trattamenti in un unico assegno. Di fatto l'operazione sembra avere l'aria di una marcia indietro del Governo a fronte degli scarsi risparmi (circa sei milioni l'anno secondo fonti Inps) e delle forti proteste di ieri (solo i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil possono contare su sei milioni di tessere ma l'intervento in generale era stato bocciato anche dalle associazioni dei pensionati da lavoro autonomo e quelle dei consumatori).
I sindacati hanno apprezzato la precisazione (poi confermata dal responsabile lavoro del Pd, Filippo Taddei) ma hanno chiesto che sia rivisto anche lo slittamento per gli 800.000 pensionati che hanno il doppio assegno Inps-Inpdap. «Giudicano positivamente - affermano i leader dei sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e UIl, Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Belllissima - la modifica apportata dal Governo sull'assurda norma della legge di stabilità riguardante lo slittamento del pagamento della pensione al 10 del mese. È evidentemente - il frutto della nostra protesta di fronte all'ennesima ingiustizia perpetrata ai danni dei pensionati italiani. Questo però non ci basta e ci batteremo affinché la norma sia ritirata per tutti, anche per quegli 800.000 che hanno la doppia pensione Inps-Inpdap. I pensionati hanno sopportato davvero troppo in questi anni. È ora di lasciarli in pace». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino