LA MANIFESTAZIONE BELLUNO Quarantacinque sono andate in archivio. Tutte alla

LA MANIFESTAZIONE BELLUNO Quarantacinque sono andate in archivio. Tutte alla
LA MANIFESTAZIONEBELLUNO Quarantacinque sono andate in archivio. Tutte alla voce grandi successi. Ma la quarantaseiesima edizione potrebbe non esserci. La 24 Ore di San Martino...

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LA MANIFESTAZIONE
BELLUNO Quarantacinque sono andate in archivio. Tutte alla voce grandi successi. Ma la quarantaseiesima edizione potrebbe non esserci. La 24 Ore di San Martino trema. Perché il comitato organizzatore, costituito dalla Pro Loco Pieve Castionese, comincia a soffrire: troppa burocrazia, eccesso di controlli e soprattutto di atteggiamenti ostili da parte degli enti di autorizzazione. Ecco perché alla fine della gara sportiva, il presidente della Pro Loco si era lasciato andare ad una dichiarazione-terremoto. Dichiarazione ribadita anche a mente fredda e bocca ferme.

LO SFOGO
«Abbiamo avuto una grande sofferenza, legata alle norme sulla sicurezza e alla loro applicazione, che risulta difficoltosa in una manifestazione come quella della 24 Ore, se non c'è un pizzico di elasticità e buonsenso - sottolinea Maurizio Fontanelle, presidente della Pro Loco Castionese - Certe leggi fatte con la mannaia sembrano messe in campo apposta per cancellare l'organizzazione di eventi e appuntamenti come questo». Fontanelle va dritto al punto: ogni anno i controlli cercano qualcosa di diverso. Come se la 24 Ore di San Martino fosse il ricettacolo dei furbetti. L'edizione andata in scena l'ultimo fine settimana ha registrato controlli serrati anche negli stand delle squadre sportive iscritte alla corsa, dove le cucine per gli atleti sono state scambiate per cucine da sagra. «Tra quest'anno e l'anno scorso, c'è stata un'escalation che fa paura - sottolinea Fontanelle - In 44 anni non è successo niente. Ma creare le condizioni per cui non succeda niente è impossibile. Oppure si smette di organizzare la manifestazione».
LA RICHIESTA
Ovviamente, quella della Pro Loco è una provocazione. «La volontà e l'entusiasmo ci sono. Ma per andare avanti serve anche altro - continua Fontanelle - Vogliamo considerare l'unicità della 24 Ore? Non corrono aziende, ma associazioni di volontariato, gruppi dei donatori del sangue, ragazzi in carrozzina. La nostra è una richiesta chiara: ci sia consapevolezza di cosa è la 24 Ore, una manifestazione con un altissimo valore sociale. Chiediamo al Comune di darci una mano, di sederci tutti attorno al tavolo e preparare un protocollo d'intesa in modo da scrivere regole chiare e ferme. Rispettarle ci sta bene, ma non che cambino ogni anno».
LA RISPOSTA

Palazzo Rosso risponde «sì». Anzi, «assolutamente sì». «L'amministrazione è sempre disponibile a parlare e risolvere le problematiche che possono nascere su questi aspetti - dice l'assessore allo sport, Marco Bogo - Bene costruire il progetto insieme con gli enti preposti. Sono convinto che potrà essere un esempio da seguire. Riusciremo a trovare una linea comune».
Damiano Tormen
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Il Gazzettino