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VENEZIA Per andare a messa o frequentare la parrocchia non c'è alcun obbligo di Green pass, per cui non sono previsti controlli alle porte delle chiese né negli oratori. Tuttavia, la vaccinazione è caldamente consigliata a preti, diaconi e laici, soprattutto se impegnati in attività più esposte al rischio di contagio da Covid. Questa la posizione emersa dalla due giorni d'incontro, lunedì e ieri, dei vescovi del Nordest a Borca di Cadore, sotto la presidenza del patriarca Francesco Moraglia. È stata, così, confermata la linea dettata dalla Cei lo scorso 8 settembre, rilanciando la posizione espressa da papa Francesco con l'appello a vaccinarsi come atto d'amore e di tutela della salute pubblica. «Coloro che sono impegnati nell'azione pastorale sono, infatti, chiamati a rispondere per primi a un senso di responsabilità per sé stessi e le comunità di cui sono a servizio», è stato spiegato. Di fatto, dunque, nulla cambia rispetto all'assetto raggiunto nelle varie comunità cristiane dopo il lockdown più duro dello scorso anno, con la possibilità di celebrare al chiuso a posti contingentati e il rispetto delle misure di sicurezza. Il tutto, ovviamente, salvo che non siano adottate da qualche parroco qualcuno lo sta ipotizzando misure più rigorose nei patronati.
LA SCUOLA
I pastori del Triveneto hanno anche indirizzato un messaggio alla scuola, che è ripartita in presenza: «Un momento importante e delicato, che apre a fiducia e speranza, ma richiede responsabilità e molte attenzioni, nel rispetto della salute di tutti, per trascorrere in sicurezza e tranquillità l'anno scolastico che prende il via hanno sottolineato Il nuovo anno sia l'occasione in cui si torna a sperimentare la bellezza di incontrarsi e riconoscersi nel tempo prezioso della scuola, dell'educazione e della formazione alla vita». Lunedì i vescovi avevano incontrato il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa.
Alvise Sperandio
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Il Gazzettino