LA LETTERA VENEZIA Nella partita del maxi-inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche,

LA LETTERA VENEZIA Nella partita del maxi-inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche,
LA LETTERAVENEZIA Nella partita del maxi-inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche, la Regione gioca d'anticipo con il Governo. In attesa della manifestazione delle Mamme...

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LA LETTERA
VENEZIA Nella partita del maxi-inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche, la Regione gioca d'anticipo con il Governo. In attesa della manifestazione delle Mamme NoPfas di domenica, e dell'udienza preliminare a carico degli ex manager di Miteni di lunedì, ieri il governatore Luca Zaia ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte. Venezia chiede a Roma di nominare «un commissario straordinario, dotato dei necessari poteri di deroga, che possa accelerare tutte le procedure previste dalla normativa vigente» per la bonifica dell'area.

L'INTERVENTO
I rappresentanti delle famiglie contaminate nelle province di Vicenza, Verona e Padova sfileranno in corteo proprio nel capoluogo lagunare per chiedere a Palazzo Balbi di sopperire alle mancanze dell'azienda di Trissino. «La Miteni Spa ricorda lo stesso Zaia a Conte è oggi in stato fallimentare e gli interventi di bonifica che devono essere attuati ai fini della tutela sanitaria e ambientale risentono pesantemente di tale situazione». Il Comune ha sollecitato la ditta, con il sostegno di Regione, Provincia e Arpav, ma finora solo l'istituzione regionale si è mossa per filtrare l'acqua potabile, mentre Miteni non ha bonificato il sito. «Si ha ragione pertanto di ritenere aggiunge Zaia che le operazioni di bonifica citate non potranno verosimilmente procedere con la dovuta celerità, anche nell'ipotesi di intervento in via sostitutiva e in danno da eseguirsi secondo le procedure ordinarie previste dalla normativa vigente».

Dunque secondo il governatore, anche se la Regione provvedesse da sé e poi mandasse il conto alla multinazionale, i tempi sarebbero troppo lunghi, considerate le norme vigenti. «Tali procedure, infatti, non consentono ai soggetti pubblici competenti di agire con la tempestività ed urgenza che la grave situazione ambientale presente nel sito richiedono», sottolinea Zaia, auspicando che il Governo consenta «una azione straordinaria». E i soldi? Il presidente assicura la disponibilità regionale di 3 milioni di euro, ad integrazione però di un finanziamento statale.
A.Pe.
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Il Gazzettino