LA GIORNATA TREVISO Ci si gioca tutto in un maxi orale da un'ora. Nonostante

LA GIORNATA TREVISO Ci si gioca tutto in un maxi orale da un'ora. Nonostante
LA GIORNATATREVISO Ci si gioca tutto in un maxi orale da un'ora. Nonostante questo, però, la maturità senza prove scritte, figlia dell'emergenza coronavirus, non dispiace agli...

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LA GIORNATA
TREVISO Ci si gioca tutto in un maxi orale da un'ora. Nonostante questo, però, la maturità senza prove scritte, figlia dell'emergenza coronavirus, non dispiace agli studenti. Gli esami dell'ultimo anno delle superiori sono iniziati ieri. «Per fortuna non abbiamo dovuto fare gli scritti dice d'un fiato Giulia Pagliaro, studentessa del liceo Canova, subito dopo la fine dell'orale penso in particolare alle versioni di greco e latino. Dopo un anno e mezzo del genere, passato prevalentemente in didattica a distanza, non sarebbe stato facile». Lei è partita presentando alla commissione un elaborato dedicato al vegetarianismo nel mondo greco e latino. Poi, come previsto dal nuovo schema della maturità, sono state toccate tutte le altre materie. «Mi è stata chiesta l'analisi di un testo di Verga, Dickens e poi arte con Courbet e Friedrich racconta è andata meglio di quanto prevedevo. Mi sentivo pronta, anche se non per fare l'orale proprio al primo giorno».

IL CALENDARIO
Il calendario degli esami è uscito lunedì. I ragazzi che hanno fatto l'esame ieri, quindi, hanno avuto solo un paio di giorni di tempo per metabolizzare che sarebbe toccato a loro rompere il giacchio. Ormai, comunque, era solo questione di tempo. Gianpaolo Nicosia della 3 A del classico Canova ha festeggiato stappando una bottiglia fuori dalla scuola. «Dover affrontare un'unica prova è più agevole evidenzia in questi due anni la didattica a distanza ha avuto aspetti sia positivi che negativi. E' mancato il contatto con i compagni. Ma per quanto riguarda lo studio non credo cambi veramente tanto». Adesso punta a fare legge. «Mi piacerebbe lavorare come mediatore internazionale tra le aziende» rivela. La musica non cambia al Riccati. «Con il maxi orale si finisce prima. E di conseguenza si ha più tempo per prepararsi per il test dell'università sottolinea Lorenzo Mesina, studente della 5 D del liceo economico sociale, il primo a sostenere l'esame nella scuola di piazza Vittoria allo stesso tempo, però, è pericoloso: ci si gioca tutto in un colpo solo». Lorenzo aveva messo a punto un elaborato sulla globalizzazione. «Ero un po' in ansia confessa ma poi sono riuscito ad avviare un colloquio con i docenti e mi sono mantenuto tranquillo. Il fatto che i commissari fossero interni ha reso le cose più semplici sotto questo aspetto». Adesso guarda all'università. L'obiettivo è Scienze politiche.
LO SGUARDO

Anche chi ha fatto l'esame preparandosi in modo autonomo non l'ha trovato impossibile. E' il caso di Mattia Bonan della 5 F del liceo linguistico Canova che si è presentato con un elaborato sull'estetismo e sulla ricerca delle bellezza. L'ultimo anno l'ha passato nelle fila dell'accademia di rugby a Brescia, dove gioca come tallonatore. «Ho sostanzialmente fatto l'esame da privatista racconta l'orale è andato bene. La commissione mi ha lasciato parlare: non è stato difficile. Anzi, gli esami di ammissione che ho dovuto fare come privatista erano stati più complicati». Oltre alla dad, il Covid ha impedito a Mattia di scendere regolarmente in campo con l'accademia. «Studiare a distanza è più difficile rispetto a studiare in presenza. Ma se si ha voglia di studiare, è comunque possibile ottenere i risultati sottolinea per quanto riguarda il rugby, invece, praticamente non ci sono state partite, a parte qualche amichevole nell'ultimo periodo. Siamo andati avanti con gli allenamenti». Il suo orizzonte ora ha la forma della palla ovale. «L'obiettivo principale è intraprendere la carriera da rugbista conclude dopodiché mi piacerebbe anche lavorare in ambito aziendale, gestendo i rapporti con le imprese estere». L'assenza delle prove scritte si è fatta sentire ancora di più in una scuola come l'itis Fermi. «Per me è meglio che non ci siano state. Fermo restando che dipende da persona a persona chiarisce Krista della 5 C indirizzo odontotecnico, tenendo in mano il proprio elaborato sui polimeri, mentre discute con i compagni di classe Lorenzo, Elona, Alguetou, e Artiola non è stato semplice studiare con la didattica a distanza: si creano tante situazioni complicate». La speranza è che il momento più difficile sia alle spalle. Anche dal campus di San Pelajo si guarda al futuro. I cinque sono già proiettati verso l'università. Ovviamente nell'ambito dell'odontoiatria e dell'igiene dentale.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino