LA GIORNATA BELLUNO Il maltempo, è indubbio, non ha aiutato. L'aver ridotto

LA GIORNATA BELLUNO Il maltempo, è indubbio, non ha aiutato. L'aver ridotto
LA GIORNATABELLUNO Il maltempo, è indubbio, non ha aiutato. L'aver ridotto l'area delle bancarelle togliendo piazza Piloni e le vie attigue alla stazione non è stato...

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LA GIORNATA
BELLUNO Il maltempo, è indubbio, non ha aiutato. L'aver ridotto l'area delle bancarelle togliendo piazza Piloni e le vie attigue alla stazione non è stato sufficiente. Ieri gli spazi vuoti non si contavano, il mercatino era a singhiozzo e la polemica degli esercenti tagliati fuori dalla festa è sorta spontanea. Sono 150 gli stalli della Sagra dei Fis-ciot, non c'è il numero di quanti abbiano dato forfait ma potrebbero essere stati circa la metà. Anche gli spuntisti, gli ambulanti che sono soliti presentarsi in giornata per occupare gli spazi lasciati liberi da chi ha lo stallo, non hanno fatto tappa a Belluno. Tutto, ieri, dava l'idea di stanchezza.

IL METEO
La 302esima edizione della Festa della Madonna Addolorata avverte il bisogno di un restyling. «Avendo ridotto lo spazio dei banchi ci saremmo aspettati di vedere il resto delle piazze e delle vie pieno di commercianti, invece non è andata così commenta il comandante di polizia locale Gustavo Dalla Ca' -, il meteo sicuramente ha influito molto, ma l'amministrazione ha le idee chiare su come intende rinnovare la manifestazione». Al mattino, attorno alle 9, pioveva a dirotto e per tutta la giornata il tempo è stato incerto con rari i momenti di tregua. I peruviani con le loro hit rivisitate non sono mancati nella postazione, ormai nota, davanti al Teatro Comunale, ma in compenso tanti habitué non si sono visti.
LA SORPRESA

Al mattino intere zone erano quasi prive di passaggio e l'area di piazza Piloni, lasciata libera dai banchi, pressoché deserta. Tanto da suscitare l'ira dei commercianti delle vie vicine. Ha sollevato la questione, nel tardo pomeriggio, il bar L'Insolita Storia di via Zuppani lamentando di aver lavorato poco e di come la scelta di lasciare il piazzale libero al parcheggio dei cittadini non abbia giovato perché gli stalli, alla fin fine, sono stati per la gran parte occupati da residenti o dalle auto e camion degli ambulanti lasciando ben poco ai visitatori. Presto la discussione si è infuocata e le lamentele hanno trovato l'appoggio di molti cittadini riportando in auge la sensazione, già dichiarata in passato da altri esercenti della zona, di sentirsi commercianti di serie b. Se scarso è stato il passaggio in piazza Carrera, via Zuppani e piazza Piloni lo stesso non si può dire di piazzetta Santo Stefano, lì vicino. La processione delle 16 ha attirato, come da tradizione, centinaia di fedeli anche se a incamminarsi davanti e dietro la statua della Vergine per percorrere in preghiera le vie del centro sono state meno persone del solito. Pochi, poi, i sacerdoti e i chierichetti. Sentite e di affetto le parole rivolte dal vescovo don Renato Marangoni alla città, in chiusura. «In cosa devi splendere, Belluno? Nella passione per il tuo territorio ha esortato -, di passione per gli altri e per il futuro».
Alessia Trentin
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Il Gazzettino