La gestione del Recovery resterà al Tesoro

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LA CONSULENZA

ROMA La gestione del Recovery plan «è in capo alle Amministrazioni competenti e alle strutture del Mef che si avvalgono di personale interno degli uffici». Così il ministero dell'Economia ha precisato ieri in una nota la notizia riportata da Repubblica di una consulenza affidata a McKinsey per la riscrittura del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Il Tesoro ha quindi sottolineato che «McKinsey, così come altre società di servizi che regolarmente supportano l'Amministrazione nell'ambito di contratti attivi da tempo e su diversi progetti in corso, non è coinvolta nella definizione dei progetti del Pnrr». «Gli aspetti decisionali, di valutazione e definizione dei diversi progetti di investimento e di riforma inseriti nel Recovery plan restano unicamente in mano alle pubbliche amministrazioni coinvolte e competenti per materia», continua la nota del Mef, aggiungendo tuttavia che «l'Amministrazione si avvale di supporto esterno nei casi in cui siano necessarie competenze tecniche specialistiche, o quando il carico di lavoro è anomalo e i tempi di chiusura sono ristretti, come nel caso del Pnrr» e che il contratto con McKinsey «ha un valore di 25mila euro + Iva». Richieste di chiarimenti sono arrivate da Pd e M5s, mentre «stupita» per la decisione si è dichiarata Leu e Sinistra Italiana ha annunciato una interrogazione.
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Il Gazzettino