LA DISCUSSIONE IN RETE BELLUNO «Smettetela, rispettate la famiglia e le

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LA DISCUSSIONE IN RETE BELLUNO «Smettetela, rispettate la famiglia e le persone che amavano Davide. Non sapete neanche di...

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LA DISCUSSIONE IN RETE

BELLUNO «Smettetela, rispettate la famiglia e le persone che amavano Davide. Non sapete neanche di quello che parlate. Adesso comincio a denunciare alla polizia postale così vi passerà la voglia». Ad essere costretto ad intervenire, in una discussione che ormai aveva preso una direzione precisa, è stato il dottor Giangiacomo Nicolini. Tra i commenti, aggiunti in una pagina di Facebook che fa riferimento alla città di Belluno, qualcuno ha infatti sentenziato che la colpa della morte di Davide Bristot fosse del vaccino.
Qualcuno che evidentemente ritiene di saperne di più non solo dei magistrati che hanno inserito il quesito tra le domande a cui dovrà provare a dare risposta l'autopsia, ma anche dell'anatomopatologo che riceverà l'incarico soltanto domani. Ad esprimersi proprio sul punto (Davide un mese fa aveva avuto la sua prima dose di Pfizer) è stato anche il papà Paolino, pur distrutto dal dolore, a escludere possibili correlazioni tra il malessere e l'immunizzazione. Il dottor Nicolini (è anche consigliere comunale), che nei mesi più duri della pandemia ha lavorato in prima linea nei reparti covid del San Martino, ha spiegato di essere amico della famiglia del 18enne.
«Stiamo parlando di un ragazzo che lei nemmeno conosce, come si permette di strumentalizzare in questo modo? Glielo chiedo per cortesia visto che non è minimamente informato sui fatti. Siete patetici!». Ieri proprio per i commenti che avevano suscitato la reazione di Nicolini la discussione è stata ripulita dagli amministratori e poi bloccata. Pur cancellate dalla discussione le parole del dottor Nicolini, costretto ad intervenire per rimettere in ordine le cose, rimangono però come un monito o un suggerimento: per stabilire che davanti ad una morte, che al momento non ha alcuna spiegazione, la cosa migliore da fare è attendere e ancora una volta rimettersi alla scienza.

Sperare che l'autopsia di lunedì possa finalmente chiarire cosa è successo a Davide dopo che, dimesso dal pronto soccorso dove era andato per cervicalgia e vomito, era tornato a casa e si era coricato. Un sonno da cui non si è mai risvegliato.
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Il Gazzettino